Papua Nuova GuineaTradizioni, Storia e Cultura

Il Festival di Alotau

Durante la nostra crociera in Papua Nuova Guinea, una delle escursioni che ci ha più divertito e coinvolto è stata quella di Alotau, dove abbiamo assistito all’omonimo festival che coinvolge numerose persone del luogo, ivi comprese donne e tantissimi bambini.

Alotau è un piccolo centro abitato che sorge nella provincia di Milne Bay, luogo famoso per essere stato sede di un sanguinoso conflitto tra i giapponesi e le truppe alleate guidate dagli australiani nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale.

Un paio di guerrieri papuani

Una volta sbarcati dalla P&O saliamo su un modesto ma caratteristico pullmino (di quelli usati dai locali anche per le scuole dei bambini) che ci porta in un piccolo villaggio perfettamente ricreato su un tratto di insenatura della costa.

Qui ci attende una banda di suonatori di tamburi kundu, dalla peculiare forma a clessidra, che ci accolgono calorosamente con canti ritmati dal fragore dei possenti battiti.

Una famiglia locale con il tipico tamburo kundu

Abbiamo diverso tempo a disposizione, sufficiente per partecipare alle attività proposte e soprattutto per assaporare un ambiente molto lontano dalla nostra quotidianità.

Samuele decide di provare subito l’ebrezza di un giro nelle tipiche canoe locali da guerra “Lopo”, riccamente decorate, che possono trasportare fino a 20 guerrieri alla volta. Preferisco non correre il rischio di finire in acqua e pertanto ben volentieri mi presto a scattare qualche foto dalla riva nel mentre si allontanano verso il mare aperto.

All’imbarco delle canoe

Come i tamburi, anche le canoe kundu sono state per secoli realizzate con legni speciali e secondo riti ed usanze tese a placare le ire degli dei! Oggi vengono utilizzate soprattutto per le feste oppure per particolari cerimonie o per regatare durante il famoso National Kenu & Kundu Festival, il più grande evento di canoa tradizionale dell’intera Papua Nuova Guinea, della durata di alcuni giorni.

Giro in canoa

Assistiamo poi ad alcune danze tipiche, con uomini e donne vestite in maniera molto succinta, accompagnati spesso da bambini dall’aspetto dolcissimo. Rimaniamo molto colpiti dai loro corpi decorati da strani disegni e colori.

Alcune donne del villaggio

Tutt’intorno ci sono bancarelle di prodotti tipici, souvenir artigianali in legno ed abiti più o meno caratteristici. Tra questi vi è anche la possibilità di farsi intrecciare i capelli oppure di farsi fare un rilassante massaggio.

Alessandro e Samuele sono più attratti dal cibo che viene cotto in una grande pentola di terracotta, anche se alla fine preferiscono non assaggiare il risultato di antiche ricette che vengono molto decantate dalla locale guida.

Un bambino “guerriero”

Seppur si tratta di riproduzioni volte a divertire i turisti, il Festival di Alotau merita davvero una visita se si ha la fortuna di visitare l’isola. L’ambiente è affascinante e coinvolgente, la gente molto cortese e discreta, i bambini bellissimi nella loro semplicità. Sembra proprio in alcuni momenti essersi catapultati all’interno di un documentario del National Geographic per quanto la realtà è differente dal nostro vivere quotidiano!

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