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La casa degli specchi

Non è la classica attrazione turistica presente all’interno dei parchi a tema, ma una vera e propria casa che si trova a Kuwait City, costruita nell’arco di circa cinquant’anni dalla sig.ra Lidia, tutt’ora residente nell’abitazione e dal defunto marito Khalifa Qattan.

Valeria e Samuele insieme alla sig.ra Lidia

Entrambi artisti e scrittori, hanno dato vita a questo progetto a metà degli anni sessanta, trasformando gradualmente la loro villetta in una costruzione interamente coperta da mosaici di specchi, sia esteriormente che all’interno dell’abitazione. Il primo piano della casa è stato ultimato nel 1979 mentre la restante parte ha visto la fine dei lavori nel 2005. L’idea degli specchi è stata abbastanza casuale ed è nata dal fatto che la casa aveva problemi di termiti, dal momento che avevano di fatto mangiato un vecchio muretto in legno. Lidia lo sostituì con uno in cemento bianco ma, non contenta del risultato, lo rivestì con dei vetri derivanti da uno specchio andando in frantumi. Da quel momento decide di “allargare” il rivestimento all’intera abitazione!

La sala principale

Ogni stanza è dedicata ad un tema: dalla sala dedicata al Pianeta Terra si passa a quella dello Zodiaco, per raggiungere attraverso il corridoio delle Nazioni la stanza del Mondo, quella dell’Universo, del Mondo Marino e della conoscenza. La casa è disposta su due piani, con una scala dell’Ispirazione che li collega unitamente ad un piccolo ascensore.

La sala dello Zodiaco

La visita deve essere prenotata con alcuni giorni di anticipo, direttamente sul sito della struttura. Si viene accompagnati da personale interno o, se fortunati come nel nostro caso, addirittura dalla proprietaria stessa. La signora Lidia è di origini italiane (è nata a Ferrara) e si è trasferita in Kuwait in seguito al matrimonio con Khalifa, avvenuto negli anni sessanta. Da allora vive in questo Paese e, nel corso della presentazione, ci ha raccontato numerosi aneddoti riferiti in particolare al periodo della triste guerra del Golfo, quando i soldati iracheni si presentarono di notte nella sua casa.

L’ingresso della casa-museo

La particolarità della struttura, la storia del posto, la gentilezza della signora ed anche la bontà dei dolci offerti rende l’esperienza imperdibile per chi visita anche solo per pochi giorni la città.

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