Incontro con il Drago di Komodo
Uno degli animali più rari e particolari che abbiamo mai incontrato in natura è stato senza ombra di dubbio il Drago di Komodo, conosciuto anche come varano di Komodo, uno dei più letali predatori che vivono sulla faccia della terra.
Lo incontriamo nell’omonima isola, visitata nel 2019 durante la crociera che ci ha portato da Brisbane a Singapore. Ma questi lucertoloni dall’aria preistorica, lunghi finanche 3 metri e dal peso che va tra i 70 e gli 80 kg, non vivono solo in questa piccola isola ma anche a Flores ed in altri isolotti limitrofi dell’Indonesia, tutti facenti parte del Komodo National Park.
Ad oggi si contano circa 4000 esemplari, dei quali solo 350 femmine in grado di riprodursi, motivo per il quale la specie è considerata ad alto rischio di estinzione.
Per partecipare alla visita è necessario prenotarsi e prendere parte unicamente ad un’escursione organizzata, dal momento che è vietato (ed anche molto pericoloso) avventurarsi da soli nell’isola. Siamo un piccolo gruppo di una quindicina di persone, “scortate” da 3 rangers: uno davanti, uno che chiude il gruppo ed il terzo che controlla che nessuno esca dal sentiero che percorriamo con molta attenzione. Nell’isola vivono infatti anche altri animali, tra cui cervi, cinghiali, macachi, bufali e, per non farsi mancare nulla, pericolosi serpenti velenosi.
Dopo un veloce ma chiaro briefing, ci inoltriamo nel bush e fatte poche decine di metri arriviamo in un ampio slargo dove ci troviamo di fronte la bellezza di ben 3 esemplari di varani. Due sono vicini tra loro, l’altro un poco più distante ci osserva quasi incuriosito. Ad un primo sguardo sembrano delle tranquille lucertolone che si stanno riposando, non incutendoci un gran timore. Il fatto che i rangers si tengano lontani qualche metro e che siano sempre vigili e con il bastone in mano ci riporta alla mente quanto poco prima gli stessi ci avevano chiaramente detto: i varani possono attaccare in qualsiasi momento, corrono veloci quasi quanto un cane, non temono nulla ed il morso, se non direttamente mortale, inocula un mix di batteri e veleno che il più delle volte può rivelarsi letale.
Le sue vittime preferite sono i mammiferi di grandi dimensioni che vengono avvicinati lentamente per poi essere afferrati con i suoi denti aguzzi e seghettati. Se la vittima riuscisse a fuggire, il drago è solito seguirla in quanto la saliva, con i suoi batteri, può uccidere la preda anche dopo uno o due giorni.
Proseguiamo la camminata, lungo la quale ammiriamo anche un paio di cervi, diversi uccelli e soprattutto un nido dove l’anno precedente erano state deposte alcune uova di drago di komodo.
Incontriamo ancora un altro varano, probabilmente cucciolo in quanto non più lungo di un metro, che ci attraversa a poca distanza e si infila velocemente nel bush e, dopo circa un’ora di cammino, ritorniamo in spiaggia, ove termina questa fantastica, unica ed emozionante escursione.
