Natura e animaliOman

2013 – Oman

Natale 2013….cosa può esserci di meglio che una bella vacanza al caldo in una nazione per noi completamente sconosciuta? Dopo i consueti preparativi per organizzare al meglio il viaggio, eccoci finalmente in partenza da Fiumicino, con un volo Turkish, scalo ad Istanbul e destinazione finale Muscat, capitale dell’Oman.

Con la macchina noleggiata in aeroporto raggiungiamo la nostra prima tappa: Bimmah Sinkole, una dolina con acqua cristallina e piccoli pesciolini che ci fanno il peeling ai piedi!!

Bimmah Sinkole

Successivamente arriviamo a Wadi Shab, un canyon sito sempre nelle vicinanze del Mar Arabico e con una piccola barca attraversiamo il canale per iniziare una suggestiva passeggiata tra palme e rocce desertiche con tratti anche molto scoscesi a picco sul fiume sottostante.

Wadi Shab

Poniamo molte attenzioni a Samuele al fine di evitare che possa cadere od inciampare nei sentieri che a tratti sono veramente pericolosi ma molto affascinanti.

Ripresa la macchina, nel tardo pomeriggio arriviamo finalmente alla nostra sistemazione, dove alloggeremo per due notti: il Beach Turtle Resort.

Beach Turtle Resort

La nostra camera è costituita da una minuscola capanna di legno con soli tre letti. Il bagno è esterno, in comune con altri ospiti ed a cielo aperto!!! L’ambiente è spartano, seppur pulito e confortevole, perfettamente inserito nel paesaggio circostante.

Qui la sera gustiamo un’ottima cena a buffet direttamente sul mare assaggiando per la prima volta il delizioso hummus. Il posto non riserva molte cose da fare per la sera e ne approfittiamo per andare a letto presto anche perché la mattina abbiamo la sveglia alle 3!!! In piena notte, lasciamo il resort con una gita organizzata per andare a vedere le tartarughe caretta caretta, uno dei principali scopi del nostro viaggio in Oman.

Appena arrivati, veniamo presi in “custodia” da una guida, molto attenta e professionale, che ci accompagna insieme ad altri escursionisti ad ammirare una grande tartaruga intenta a depositare le uova per poi ricoprirle con la sabbia al fine di nasconderle da possibili predatori. Siamo tutti molto eccitati nel l’ammirare un evento naturale così bello e particolare che avevamo avuto modo di poter vedere solo in tv.  

Una splendida tartaruga intenta a depositare le uova

La guida ci mostra poi una grande conca in plastica con all’interno decine di piccole tartarughe appena nate che erano state raccolte dai ricercatori in quanto si dirigevano verso l’interno e non al mare come avrebbero dovuto fare.

Una piccola tartaruga che poi viene rilasciata in acqua

Prima di essere ricondotte verso l’acqua abbiamo la possibilità di poterle toccare e Samuele è entusiasta di poterne prendere un paio sulle proprie mani. Le tiene pochi secondi, il tempo di una foto, quindi le depone con molta attenzione all’interno della bacinella insieme agli altri esemplari.

Siamo in ultimo spettatori della liberazione delle piccole tartarughe che con passo lento ma sicuro procedono verso il mare per cominciare la loro vita. Speriamo siano tutte fortunate anche se la probabilità di sopravvivere alle prime settimane è molto bassa, dovuta soprattutto al rischio di finire preda di pesci dalle grandi dimensioni, come ad esempio gli squali.

Un piccola tartaruga che sta per entrare in acqua

Nel frattempo arriva l’alba e ci godiamo i primi raggi di sole direttamente sulla bellissima spiaggia nel mentre passeggiamo lungo la riva soddisfatti di quanto abbiamo visto.

Il resto della giornata la trascorriamo al Beach Turtle Resort che si trova su una splendida baia dove ci rilassiamo grazie al piacevole clima gustando altre specialità tipiche presso il ristorante della struttura.

Samuele si gusta l’hummus

La mattina seguente lasciamo di buon’ora il resort alla volta di Muscat e, lungo il percorso, ci fermiamo a visitare la città di Sur, nota per i cantieri dove si costruiscono i dhow, le tipiche imbarcazioni a vela della penisola arabica.

Nel pieno di un cantiere navale…

Un caffè arabo , una breve passeggiata lungomare dal quale ammiriamo una bella rocca a difesa della città, quindi ripartiamo alla volta di Muscat dove arriviamo in tutta tranquillità ad ora di pranzo.

Sur

Lasciate le valige in albergo, ci dirigiamo subito in centro per uno spuntino in un piccolo ristorante direttamente sul mare dove, approfittando del clima mite, facciamo una lunga passeggiata godendo della vista degli splendidi edifici bianchi in stile arabo.

Lungomare di Muscat

Camminiamo fino ad arrivare alla facciata posteriore del Palazzo del Sultano (Al Alam Palace) che ci stupisce per la sua originalità ed i suoi colori vivaci soprattutto il turchese e l’oro delle colonne. Il palazzo si affaccia sul mare e sullo sfondo si vedono anche le torri di avvistamento che si ergono sulle colline circostanti.

Palazzo del Sultano

Passeggiamo con estrema tranquillità, tutto è molto preciso ed ordinato, vi sono anche diversi giardini con piante fiorite e profumate, così giungiamo davanti all’ingresso principale del Palazzo che è una vera e propria reggia. Scopriamo poi che questa non è la vera e propria residenza del Sultano ma che viene utilizzata soltanto per le visite ufficiali.

La piazza con l’ingresso principale del Palazzo del Sultano

La piazza pubblica antistante è maestosa ed elegante con lussuose lastre di marmo bianco e Samuele non fa altro che scattare foto per immortalare tutte queste cose nuove e meravigliose. Ad un certo punto sentiamo una voce lontana…. Samuele riconosce immediatamente il Muezzin che sta chiamando i fedeli alla preghiera.

Uno dei tanti forti dislocati sul lungomare

Continuiamo a passeggiare nei dintorni della piazza, raggiungiamo il lungomare dal quale ammiriamo alcuni dei numerosi forti dislocati lungo la costa a difesa della capitale, quindi decidiamo di fermarci a cena direttamente nel centro, prima di rientrare in hotel.

La scelta cade in un ristorante libanese. L’hummus assaggiato nei giorni precedenti e le recensioni lette circa la qualità e varietà dei piatti non ci fanno avere dubbi ed effettivamente gustiamo dell’ottimo ed abbondante cibo (la carne aromatizzata soprattutto…) ad un prezzo più che onesto.

Cena dal libanese

La mattina seguente visitiamo la Grande Moschea, che con la sua maestosità e bellezza, alla quale concorrono anche la presenza di ben cinque eleganti minareti, ci lascia senza parole.

La Grande Moschea

Anche l’interno è spettacolare con un enorme lampadario centrale ed il tappeto più grande al mondo che può ospitare fino a 20.000 fedeli.

All’interno della moschea

Lasciamo quindi la capitale per raggiungere il Nakbal Fort, una fortezza ottimamente conservata, circondata da una grande oasi, che è situata a qualche decina di chilometri a sud di Muscat.

Nakbal Fort

Qui Samuele ed Alessandro si immedesimano guardiani del forte ed iniziano a giocare peggio dei bambini addirittura con pesanti palle di cannone originali.

Il forte dal basso

È un forte grandissimo e Samuele lo vuole visitare tutto divertendosi moltissimo nel salire sulle torrette distribuite tutte intorno alle mura, immaginando di scorgere da lontano l’avvicinamento del nemico!!!

Il bucato nel fiume

Dopo la visita del forte, facciamo un’altra piacevole sosta in un piccolo torrente dove ci facciamo fare nuovamente il peeling dai tanti piccoli pesciolini presenti nella limpida acqua. Leggermente più a valle scorgiamo alcune donne con intorno diversi piccoli bambini tutte intente a lavare i panni nel fiumiciattolo. Una scena che ci fa capire quali siano ancora i tempi ed i modi di vivere di questo popolo, specie al di fuori delle grandi città.

Il Palazzo del Sultano illuminato

Di ritorno a Muscat facciamo un giro nel bazar, dove compriamo alcuni souvenir tra i quali il tipico pugnale simbolo dell’Oman ed una caratteristica tunica locale con tanto di cappello (il kuma) per Samuele che poi utilizzerà per il successivo carnevale.

Al ristorante omanita “Bin Ateeq”

Per l’ultima sera vogliamo provare qualcosa di veramente particolare e così decidiamo di cenare in un ristorante omanita dove si mangia in stanze riservate alle singole famiglie, seduti per terra su cuscini e con il cibo che viene posato dai camerieri sopra un tappeto di fronte ai commensali: una cosa mai provata prima, un po’ scomoda ma almeno con cibo buono. Samuele ordina come di consueto il piatto tipico locale: il carrè di agnello e se lo divora senza neanche farcelo assaggiare!!!

Il ritiro bagagli a Fiumicino

La breve vacanza termina con questa particolare esperienza: la mattina seguente di buon ora abbiamo il volo che ci riporta in Italia. Ci siamo veramente divertiti, abbiamo visto tante cose nuove e soprattutto conosciuto una cultura molto differente dalla nostra ma soprattutto veramente affascinante. Abbiamo avuto modo di apprezzare la gentilezza delle persone del posto ed il grande rispetto che nutrono per i turisti. Una bella esperienza per tutti noi ma soprattutto un viaggio di cui conserveremo per sempre uno splendido ricordo.

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