Tra trucioli e legno: la nostra tappa alla Klompenmakerij
Sembrava uscita da una fiaba: la Klompenmakerij, piccola fabbrica artigianale immersa nel verde olandese, ci ha accolto con l’odore intenso del legno appena tagliato e il ticchettio degli attrezzi al lavoro. Dentro, tra attrezzi antichi e scaffali ricolmi di zoccoli multicolore, il tempo pareva essersi fermato.

Lo zoccolo olandese, chiamato “klomp”, ha origini antichissime: risale almeno al XIII secolo e per secoli ha rappresentato la calzatura ideale per contadini, pescatori e operai. Realizzato in legno di pioppo o salice, isolava dal freddo e proteggeva il piede nei lavori più duri. Anche oggi, sebbene usato meno nella vita quotidiana, resta un simbolo forte dell’identità nazionale.

Il mastro zoccolaio ci ha mostrato come, partendo da un semplice blocco di legno, si intaglia, scava e rifinisce lo zoccolo a mano, con gesti rapidi e sicuri tramandati da generazioni. Ogni paio è unico, a volte dipinto con motivi floreali o scene bucoliche, altre volte lasciato al naturale.

Mentre noi seguivamo con attenzione, Samuele si aggirava curioso tra le forme sparse sul banco, toccava, osservava, e alla fine si è divertito a provare un paio di zoccoli rosso scintillante con disegnato il mulino a vento, simbolo del Paese: sembrava quasi uscito da un cartone animato per come camminava goffamente!!!

Si dice che, per tradizione, lo zoccolo fosse regalato ai neonati per augurare loro un futuro solido e felice. Chissà che quei passi curiosi di Samuele nella bottega non restino impressi anche nella sua memoria.