Tra rocce e acqua turchese: la magia del Bimmah Sinkhole
Il Bimmah Sinkhole è stato il primo vero assaggio dell’Oman, e non potevamo iniziare meglio. Appena arrivati, la vista ci ha lasciati senza parole: una dolina profonda, scavata nella roccia calcarea, con l’acqua che brillava in mille sfumature di verde e azzurro. Sembrava un angolo segreto, nascosto nel deserto, eppure così vivo.

La formazione del sinkhole è naturale, dovuta al crollo della volta rocciosa sopra una falda acquifera. Alcuni locali, però, raccontano che sia stato creato da una meteora caduta dal cielo. Una leggenda affascinante, che aggiunge un tocco di mistero a un luogo già straordinario.

Scendendo i gradini che portano alla base, il caldo si attenua e l’aria diventa più umida. L’acqua è limpida, invitante. L’idea di tuffarci era allettante, ma tra un ‘non si può’ e un ‘meglio di no’, abbiamo optato per la versione soft: seduti sul bordo, piedi in ammollo e dignità intatta!!! Ed è lì che abbiamo scoperto una delle esperienze più sorprendenti del viaggio. Piccoli pesci si avvicinavano ai piedi, mordicchiando delicatamente la pelle. Un peeling naturale, gratuito e decisamente piacevole. Samuele rideva a crepapelle, cercando di acchiapparli con le mani.

La sensazione era rilassante, quasi terapeutica. Intorno a noi, le pareti rocciose creavano un anfiteatro naturale, con la luce che filtrava dall’alto e si rifletteva sull’acqua. Ci siamo rillasati, abbiamo chiacchierato ed ammirato lo splendido luogo e, per un attimo, il tempo sembrava essersi fermato.

Nonostante la sua bellezza, il Bimmah Sinkhole non è ancora invaso dai turisti. Alcuni gruppi arrivano, scattano foto, ma il luogo conserva una sua quiete. Prima di risalire, ci siamo asciugati al sole le gambe osservando l’acqua che continuava a muoversi lentamente. Il Bimmah Sinkhole non è solo una meraviglia geologica: è un invito a rallentare, a lasciarsi sorprendere, a entrare in contatto con una natura che sa essere gentile e giocosa.

