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Cricova – una cantina grande come una città

Una delle maggiori attrazioni non solo di Chisinau ma della Moldavia intera è senza dubbio la famosa cantina di Cricova, situata a pochi chilometri dal centro città, facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e visitabile con tour organizzati che, preferibilmente, è meglio prenotare per tempo al fine di non rischiare il “tutto esaurito”.

L’ingresso alla cantina

Pur non essendo appassionati né in alcun modo intenditori di vini, decidiamo di visitarla anche alla luce delle tante recensioni positive lette da Alessandro nel mentre organizzava la gita. Arriviamo nel primo pomeriggio per poter partecipare al tour con partenza alle 16.00 e, dopo esserci registrati, rimaniamo qualche minuto ad osservare la struttura dall’esterno (carina, curata, ordinata, ma niente di più) per poi salire su una sorta di trenino che ci porta all’interno delle cantine sotterranee.

Iniziamo con il dire che chiamarle “cantine” non rende minimamente idea di quello che ci troviamo di fronte: sono infatti delle vere e proprie gallerie che arrivano addirittura alla profondità di circa 90 metri, con tanto di strade, segnaletiche, sensi unici, incroci e semafori dove sono stipate la bellezza di oltre 2 milioni di bottiglie!!!

Un vicolo della città sotterranea

In pratica ci immergiamo in una vera e propria città sotterranea con cunicoli scavati nel corso di decenni per estrarre il calcare con il quale è stata poi costruita Chisinau, che giriamo su un simpatico trenino elettrico tra le sue vie dai nomi di pregiati vini (cabernet, pinot, feteasca, sauvignon, ecc.).

Facciamo diverse soste, durante le quali ci vengono mostrate le botti dalle dimensioni più disparate che contengono il prezioso nettare degli dei, spiegata la lavorazione dell’uva, mostrato il processo di imbottigliamento e dettagliato quello di conservazione, con migliaia e migliaia di bottiglie che vengono periodicamente ruotate con precisione per eliminare il sedimento che si forma (sembra che tale operazione si chiami “remuage”).

Bottiglie pronte ad essere ruotate

All’interno di questo labirinto sotterraneo vi è anche un cinema dove veniamo fatti accomodare con tanto di spumantino per la visione di un breve filmato sulla storia di questa particolare località, per certi versi unica al mondo.

L’ultima sosta del tour la facciamo nel cuore della struttura. Qui visitiamo diverse sale per banchetti, ognuna personalizzata e perfettamente curata. Samuele preferisce quella dedicata al mondo sottomarino, con tanto di piccolo acquario ed ambientazione comprendente anche un paio di splendidi timoni di navi.

La sala Casa Mare

Bella anche la piccola chiesetta ortodossa così come una sala con tanto di riproduzione di finestre per non far percepire agli ospiti alcun effetto claustrofobico.

Una piccola chiesa ortodossa

Ma il vero pezzo forte sono le gallerie ove vengono conservate le collezioni dei vini più pregiate, provenienti da ogni angolo del mondo, ed appartenenti a personaggi famosi come ad esempio Vladimir Putin oppure la cancelliera tedesca Merkel.

La collezione personale di Vladimir Putin

Una curiosità: la collezione comunque più preziosa, anche da un punto di vista storico, rimane quella di Hermann Goering, braccio destro di Hitler, con ben 2000 bottiglie di vino, tutti esemplari provenienti dalla raccolta del 1940 e confiscati dal nazista Goering ai paesi conquistati dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale.

La collezione storica di Hermann Goering

Dopo la fine della guerra, con la sconfitta dei nazisti, la collezione venne portata in Russia dall’Armata Rossa e largamente “bevuta” per festeggiare la vittoria da parte dei sovietici e degli alleati sul Terzo Reich. Ciò che ne è rimasto è stato poi trasferito nella splendida Cantina di Cricova dove tutt’oggi è possibile ammirarla. Il pezzo più pregiato della collezione è rappresentato da un vino kosher ebreo da dessert prodotto a Gerusalemme nell’anno 1902.

Il preziosissimo vino “Pasqua Gerusalemme” del 1902

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