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2007 – Andalusia e Tangeri

È ormai quasi Natale e l’aeroporto di Fiumicino è ricco di addobbi che, insieme al via vai di persone e soprattutto ai decolli degli aerei visibili dalle finestre del bar, rendono Samuele particolarmente eccitato ed impaziente di prendere il volo alla volta di Malaga, famosa città turistica situata al sud della Spagna.

Arriviamo in tarda mattina, ritiriamo il bagaglio e, dopo aver noleggiato un’autovettura prenotata dall’Italia e mangiato qualcosa di veloce all’aeroporto, ci dirigiamo alla scoperta dell’Andalusia.

La nostra prima tappa è Granada, una piccola città dell’entroterra, che raggiungiamo in meno di due ore di comodo viaggio. La località è conosciuta in tutto il mondo per la presenza dell’Alhambra, probabilmente uno dei massimi capolavori dell’arte araba, peraltro tra i pochi ad essere arrivato perfettamente integro fino ai nostri giorni.

L’Alhambra

Il complesso che si presenta ai nostri occhi è composto da diversi palazzi, torri, giardini e fontane. Samuele passeggia incuriosito e si diverte a scattare foto con la sua nuova macchina fotografica. Il luogo è veramente incantevole ed anche i particolari sono molto curati. Purtroppo il tempo in questa prima giornata non ci assiste e la pioggia, a tratti anche molto forte, ci costringe ad effettuare una visita più breve di quello che avevamo preventivato.

L’interno dell’Alhambra

Per la sera rimaniamo in città e, dopo esserci sistemati in un piccolo ma comodo hotel in pieno centro, ci gustiamo un’ottima e gustosa paella di pesce e verdure in un ristorante poco distante dall’albergo. Fortunatamente il tempo si è rimesso e, prima di andare a letto, riusciamo anche a fare una breve passeggiata per il centro di Granada, piena di luci e colori natalizi.

La prima Paella di Samuele

Di buon mattino, dopo un’abbondante colazione consumata in hotel, ci dirigiamo a Siviglia, capoluogo e principale città dell’Andalusia. La raggiungiamo dopo circa 3 ore di auto. Siamo fortunati nel parcheggio, trovato proprio a ridosso del piccolo ma incantevole centro storico e, prima di pranzo, approfittiamo della bella giornata per fare una piacevole passeggiata.

Ingresso della Cattedrale di Santa Maria a Siviglia

Visitiamo come prima cosa la Cattedrale de Santa Maria, il più imponente monumento cristiano dopo la Basilica di San Pietro. Costituita da 5 navate in stile gotico e da due cappelle, la Cattedrale è stata eretta nel luogo dove prima vi era la Moschea Major, abbattuta nel 1400. Dell’antica costruzione è rimasta unicamente la Giralda, emblema della città, che funge da torre campanaria della Cattedrale.

Giralda

Decidiamo senza indugio di salire in cima, trascurando forse troppo anche la visita all’interno della Cattedrale. Dall’alto godiamo di uno splendido panorama della città e dei suoi dintorni.

È ormai ora di mangiare ed approfittiamo della presenza di un buon ristorante situato a pochi passi dalla Giralda per gustare ancora una volta 3 gustose paelle di mariscos, uno dei piatti preferiti anche del piccolo Samuele!!!

Paella de mariscos

Riprendiamo la visita della città dirigendoci all’Alcazar, l’antica fortezza araba, uno dei più alti esempi di architettura mudéjar. L’Alcazar è composto da diversi edifici, costruiti in epoche differenti, tutti all’interno di una fortificazione risalente all’antico insediamento romano e più tardi visigoto. Passeggiamo con interesse e curiosità tra gli splendidi giardini, disposti su terrazzamenti e decorati con fontane e gazebi. Samuele si ferma ad osservare alcune anatre che gironzolano all’interno di un laghetto ed è sicuramente più preso da questi simpatici animali che dallo scenario che ci circonda e che ha fatto da sfondo anche a numerose produzioni cinematografiche.

Un laghetto all’interno dell’Alcazar

Usciti dalla fortezza raggiungiamo Plaza de Espana, situata all’interno del Parque de Maria Luisa, caratterizzata dalla sua tipica forma semicircolare con le 58 panchine che simboleggiano tutte le province spagnole. Samuele approfitta del grande piazzale per una corsetta insieme ad altri bambini locali e successivamente ci “obbliga” ad acquistare granoturco dagli ambulanti per i piccioni che accorrono in un battibaleno.

Plaza de Espana a Siviglia

Lasciamo la piazza e, costeggiando il fiume Guadalquivir, in pochi minuti siamo alla Torre dell’Oro, altro monumento emblematico di Siviglia. Si tratta di un’antica torre di sorveglianza fatta costruire dagli Almohadi nei primi anni del 1200 per controllare la navigazione sul fiume e sembra che il suo nome derivi dal fatto che un tempo era ricoperta di maioliche dorate.

Torre dell’oro

Riprendiamo a passeggiare per la città che inizia a risplendere delle luminarie natalizie. Samuele è attratto dai diversi artisti di strada che si esibiscono nelle più svariate attività, dalla musica al ballo, dai giochi di magia a quelli di acrobazia. Terminiamo la serata con una cenetta di pesce e poi ci dirigiamo in hotel per la notte in quanto la mattina successiva dobbiamo svegliarci presto!!!

Ci aspettano infatti un paio di ore di viaggio, durante le quali Samuele dorme tranquillamente, per raggiungere il porto di Algeciras. La nostra gita prevede una deviazione particolare: escursione di una giornata in Marocco, a Tangeri, per assaporare un poco l’aria africana!!!

Uno degli ingressi alla Medina di Tangeri

Salpiamo con un veloce catamarano, moderno, comodo e fornito anche di un punto ristoro ed una volta giunti nella città marocchina, ci accoglie una guida per iniziare il tour di Tangeri in pullman. La prima tappa è la Medina, con all’ingresso il grande Souk, il gigantesco mercato (“socco” in spagnolo), molto animato e concentrato in strade e vicoli strettissimi. Sembra costantemente di perderci e facciamo sempre molta attenzione a non lasciare la manina di Samuele, ormai perfettamente sveglio ed attratto dai colori e soprattutto dagli odori intensi che si respirano.

Un incontro… particolare!!!

Raggiungiamo il Dar El makhzen, in passato il Palazzo del Sultano ora un famoso museo di oggetti d’arte marocchina. Prima di proseguire il tour della città veniamo condotti in un ristorante tipico dove gustiamo dell’ottimo cibo locale.

L’interno del ristorante a Tangeri

Samuele per la prima volta assaggia (ed apprezza) l’originale cous cous oltre ad un gigantesco spiedino di agnello. Ci viene offerta anche dell’ottimo the caldo alla menta che gustiamo insieme ad alcuni dolcetti locali. Continuiamo la nostra passeggiata raggiungendo la Grande Moschea, che pare all’origine fosse un tempio romano e successivamente una chiesa. Non entriamo all’interno ma ci dirigiamo su una piccola piazza nel cuore della Medina, famosa per essere stata meta e fonte di ispirazione di diversi artisti come Matisse e Delacroix. Prima di riprendere il pullman per il porto facciamo alcuni acquisti di oggetti tipici e Samuele insiste per bere ancora una volta una calda tazza di the alla menta!!!

The alla menta

Rientriamo in Spagna che è tarda sera e, senza perdere tempo, raggiungiamo l’hotel precedentemente prenotato per la notte, distante pochi chilometri dal porto di Algeciras.

La mattina seguente siamo in pochi minuti ancora una volta “fuori” dal territorio spagnolo: ci aspetta infatti una breve sosta a Gibilterra. Saliamo sulla rocca con la nostra auto per osservare da vicino una delle principali attrazioni della colonia inglese: le famose scimmie che, secondo la credenza popolare, finché saranno presenti, il Regno Unito manterrà il possesso della Penisola.

Le famose bertucce di Gibilterra

Ne incontriamo in poco tempo diversi esemplari che, per nulla intimoriti, si avvicinano all’auto salendo anche sul cofano e sul tettino, con Samuele che li osserva con curiosità e grande stupore. Trascorriamo diverso tempo in loro compagnia, con i simpatici primati che non si allontanano nel mentre riusciamo anche a godere dello splendido panorama che si ammira dall’alto della rocca.

Lasciamo le famose “bertucce” per raggiungere la Main Street, il centro di Gibilterra, costituito da un dedalo di strade che, in parte, replica (o meglio cerca di replicare…) lo stile, l’architettura e l’atmosfera d’oltremanica.

Mangiamo in uno dei diversi pub che si incontrano sulla via principale e, dopo il classico acquisto di qualche tipico souvenir da riportare a casa, riprendiamo l’auto per lasciare l’ex colonia britannica e proseguire alla volta di Malaga.

L’ultima tappa della nostra gita la raggiungiamo in un paio d’ore scarse di auto. Arriviamo che è ormai notte e non possiamo non ammirare le tante luminarie presenti in città, a dimostrazione di quanto la gente senta il Santo Natale.

Lasciati i bagagli in hotel, ci dirigiamo nell’affollato centro storico, con tanto di artisti di strada che suscitano l’immediato interesse di Samuele.

Samuele fa il giocoliere!!!

L’atmosfera è festosa ed allegra e a rendere la serata ancor più piacevole ci pensa un simpatico giocoliere che coinvolge un divertito Samuele in uno dei suoi giochi!!! Stanchi per l’intensa giornata, ci fermiamo a gustare la nostra ultima cena in terra iberica in un ristorante specializzato in piatti tipici. La scelta, neanche a dirlo, cade ancora una volta sulla paella de mariscos, ormai assunto a piatto preferito non solo di Samuele ma di tutta la famiglia Duzzi!!!

Paella per Samuele e… sangria per mamma e papà

La mattina successiva abbiamo ancora del tempo per ultimare la visita della città prima di dirigerci all’aeroporto. Ne approfittiamo per visitare la maestosa Cattedrale, una delle più grandi al mondo, detta anche “La Manquita” per via della torre destra che non è stata mai ultimata. La visitiamo all’interno, con la struttura che evidenzia l’impronta andalusa oltre allo stile rinascimentale. Lasciata la Cattedrale raggiungiamo il Teatro Romano che visitiamo molto velocemente per poi arrivare al Castello di Gibralfaro, una fortezza risalente al 1500 dalla quale ammiriamo buona parte della città compresa la bella Plaza de Toros.

Ingresso della cattedrale di Malaga

Non vogliamo rischiare contrattempi e, seppur con largo anticipo, riprendiamo la nostra macchina e ci dirigiamo al vicino aeroporto per sbrigare le formalità di riconsegna dell’autovettura prima e d’imbarco poi per il volo di rientro a Roma.

L’Andalusia sicuramente merita molto più tempo per una visita approfondita. Le città sono ricche di storia e cultura e la nostra visita non è stata certo approfondita. Il fatto di aver però girato molto ci ha permesso di scoprire diversi luoghi estremamente differenti tra loro: l’Alhambra, Siviglia, Tangeri, Gibilterra ed in ultimo Malaga ci rimarranno sicuramente tutti nel cuore e, siamo certi, ci rivedranno in futuro per poter meglio e con più calma godere delle tante attrattive che offrono ai loro ospiti.

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