Kuwait a tavola: tra sapori autentici e mercati vibranti
Durante la nostra gita natalizia in Kuwait, uno degli aspetti più affascinanti è stato l’incontro con la cucina tradizionale kuwaitiana, un mosaico di influenze persiane, indiane e beduine che si riflette in piatti ricchi di spezie e storia. Il protagonista assoluto è il Machboos Laham, considerato il piatto nazionale: riso basmati profumato con zafferano e acqua di rose, servito con agnello o pollo cotto lentamente, accompagnato dalla salsa Dakoos, a base di pomodoro e coriandolo.

Abbiamo assaggiato anche il Mutabbaq Samak, con il pesce Zubaidi fritto e servito su riso cotto nel brodo di pesce, e il Jireesh, una crema di grano spezzato e carne, speziata con cannella, limone nero e pomodori. I dolci non sono da meno: il Gers Ogaily, la “torta profumata” con cardamomo e acqua di rose, è una vera coccola per il palato.

E proprio tra i profumi e i colori del mercato di Souk Al-Mubarakiya, ci siamo concessi una pausa rinfrescante con un lemon mint ghiacciato, sorseggiato sdraiati nei tradizionali majlis, tipici “salotti” all’aperto composti da tappeti, cuscini imbottiti e divani bassi, tra le bancarelle di spezie, datteri e tessuti. Alessandro, nonostante non abbia mai fumato in vita sua, si concede anche qualche tiro di narghilè e convince anche me a provare la caratteristica “pipa ad acqua” molto diffusa in tutto il Medio Oriente. Un momento di autentica immersione nella vita quotidiana kuwaitiana, dove il cibo non è solo nutrimento, ma anche condivisione e identità.

La cucina kuwaitiana ci ha sorpresi per la sua varietà e per il forte legame con la tradizione: ogni piatto racconta una storia, ogni ingrediente ha un significato. Un viaggio nei sapori che ci ha avvicinati ancora di più alla cultura locale.