Visita al Pont du Gard: il ponte romano più alto del mondo
Durante il nostro viaggio natalizio nel sud della Francia, abbiamo fatto tappa al Pont du Gard, una delle strutture romane più impressionanti che abbiamo mai visto. Il cielo era terso, l’aria frizzante, e il paesaggio intorno sembrava sospeso nel tempo. Nessun turista in costume, niente canoe sul fiume: solo noi, il silenzio e questo colosso di pietra.

Il ponte si trova tra Nîmes e Avignone, immerso nella gariga mediterranea. È alto 49 metri e lungo 275, con tre livelli di arcate che sembrano sfidare la gravità. Fu costruito intorno al 50 d.C. come parte di un acquedotto lungo circa 50 chilometri, che portava l’acqua da Uzès a Nîmes. E la cosa incredibile? Non è stato mai modificato: è ancora lì, come lo avevano pensato i Romani.

Abbiamo parcheggiato sulla riva destra e ci siamo incamminati lungo il sentiero che porta al ponte. Il rumore del fiume Gardon era l’unico sottofondo. Camminando sotto le arcate, si percepisce la precisione con cui è stato costruito: ogni pietra incastrata con cura, senza malta, solo con la forza dell’ingegno.

Non ci siamo fermati al tramonto, ma la luce invernale, fredda e nitida, rendeva il paesaggio quasi surreale. Abbiamo visitato anche il museo, che racconta la storia dell’acquedotto e mostra modelli e reperti. C’è anche una passeggiata tematica chiamata “Mémoires de Garrigue”, che attraversa il paesaggio agricolo tradizionale della zona.

Una curiosità: il Pont du Gard è il ponte acquedotto romano più alto del mondo, e dal 1985 è Patrimonio UNESCO. Oggi è anche sede di eventi culturali e spettacoli serali in estate, ma in inverno si gode in tutta la sua solennità. È stata una visita breve ma intensa. Un luogo che non ha bisogno di effetti speciali per stupire: basta guardarlo, e ascoltare il silenzio che lo circonda.