AustriaCulture, storia e natura

Nel cuore del Prater: Vienna tra giostre e storia

Vienna ci ha accolti con il suo fascino senza tempo, e tra le tappe imperdibili del nostro viaggio c’è stata la visita al celebre Parco Prater, un angolo della città dove la modernità gioca a rincorrersi con la tradizione. Entrare nel Prater è come varcare la soglia di un mondo sospeso, in cui risuonano ancora le risate di generazioni di viennesi e viaggiatori.

La Ruota Panoramica

Forse pochi sanno che il Prater era, in origine, una riserva di caccia imperiale. Fu aperto al pubblico nel 1766 per volere dell’imperatore Giuseppe II. Da allora, è diventato uno dei parchi pubblici più amati d’Europa, un luogo dove la città respira e si diverte. Abbiamo passeggiato lentamente tra le coloratissime attrazioni: giostre retrò, giochi d’acqua, e profumi invitanti provenienti dai chioschi di dolci e salsicce. L’atmosfera era elettrica, tra bambini con il naso all’insù e giovani che sfrecciavano sulle montagne russe.

Vista dall’alto della Ruota

Il punto culminante è stata la salita sulla Ruota Panoramica, simbolo iconico del Prater e della città. Costruita nel 1897 per celebrare il cinquantesimo anniversario dell’ascesa al trono di Francesco Giuseppe, la ruota ha attraversato guerre e trasformazioni, mantenendo il suo fascino romantico. Dall’alto, Vienna si mostrava in tutta la sua maestosità, con il Danubio che serpeggiava lento e le guglie gotiche brillanti sotto il sole.

Il trenino nel parco

Dopo la ruota, abbiamo preso il simpatico trenino interno che ci ha portato tra viali alberati e prati ben curati, fino a raggiungere una tappa speciale: il Ernst-Happel-Stadion. Per Samuele ed Alessandro, tifosi nerazzurri, questo luogo ha un’aura quasi sacra: qui, nel 1964, l’Inter vinse la sua prima Coppa dei Campioni, battendo il Real Madrid 3-1. Un frammento di storia incastonato nel cuore del Prater, che ha reso la visita ancora più emozionante per i maschietti di casa.

L’ingresso dello stadio Ernst-Happel

Una curiosità sorprendente? Durante la Seconda Guerra Mondiale, molte attrazioni del Prater furono distrutte dai bombardamenti, ma la Ruota Panoramica resistette. Si salvarono solo 15 delle 30 cabine originali: per questo, ancora oggi la ruota ha un aspetto “asimmetrico”, divenuto parte del suo fascino unico.

Lo stadio della prima Coppa Campioni dell’Inter

Il Prater ci ha regalato un pomeriggio ricco di emozioni, tra scorci iconici e ricordi indimenticabili. Un angolo di Vienna dove passato e presente si intrecciano in perfetta armonia.