2011 – Parigi
Voliamo a Parigi per trascorrere il ferragosto. È la prima volta per Samuele nella capitale francese ed è da alcuni giorni in fermento non solo per la visita della città ma soprattutto per la promessa effettuatagli di passare una intera giornata al parco di Eurodisney. Il volo è tranquillo ed in poco più di un’ora siamo all’aeroporto di Beauvais da dove con un pullman raggiungiamo la stazione principale della capitale francese.
Ci sistemiamo in hotel ed approfittiamo delle giornate ancora lunghe per effettuare una passeggiata per gli Champs Elysees e mangiare in piccolo bistrot lungo la principale via cittadina. Rientriamo presto in albergo in modo da riposare e prepararci per il giorno seguente a visitare una delle città più affascinanti al mondo.
Di buon mattino ci dirigiamo all’Arco di Trionfo per evitare la coda all’ingresso ed avere la possibilità di salirci sopra. La visuale è molto suggestiva in quanto dall’arco si diramano 12 vie di diverse dimensioni ed importanza. Tra queste la famosa Avenue des Champs-Elysees che rappresenta il famoso asse storico di Parigi.
Una volta scesi a terra, con una breve e piacevole passeggiata raggiungiamo l’altro simbolo principale della città: la torre Eiffel. Qui Alessandro si scatena in una serie di foto ricordo anche particolari, con Samuele che rimane affascinato dal monumento ottenendo la promessa che nei giorni successivi saremmo anche saliti fino al terzo piano. Il tempo è infatti peggiorato e la visuale dall’alto non sarebbe stata delle migliori.
Ci dirigiamo allora verso l’Hotel des Invalides, con la Tomba di Napoleone. Qui Samuele noleggia un’audio guida e sembra essere molto interessato alla storia del grande personaggio.
Dopo un’altra piacevole passeggiata ed una gustosa baguette mangiata in un tipico panificio locale, raggiungiamo il Louvre, uno dei musei più ricchi di storia al mondo. Vorremmo visitarlo (cosa peraltro che noi genitori abbiamo già fatto in precedenti viaggi), ma il miglioramento del tempo e la lunga fila al botteghino ci fanno desistere.
Pochi passi e siamo nuovamente in Place de la Concorde. Qua Samuele, per farsi una foto, rischia di tuffarsi direttamente nella fontana e solo l’intervento di Alessandro scongiura un fresco bagno… Decidiamo di attraversare la Senna e di costeggiarla fino a raggiungere l’ile de la Citè, l’isola dove si trova la Cattedrale di Notre Dame con la sua facciata gotica di spettacolare bellezza.
Il sole inizia a tramontare e la fame a farsi sentire! Decidiamo di mangiare in un tipico locale sulle sponde della Senna, in maniera abbastanza veloce, in modo tale di avere tempo per un’ultima attrazione: il bateau-mouche. Fare un giro sul battello lungo la Senna è un must che non possiamo perderci, specie di sera con la città e soprattutto i principali monumenti illuminati. Fantastica, romantica, indimenticabile! Stanchi ma felici, rientriamo in albergo, ove ultimiamo la programmazione per la successiva giornata ad Eurodisneyland.
Prendiamo di buon mattino il treno direttamente dalla stazione centrale. E’ comodo, rapido ed abbastanza economico. Arriviamo ai cancelli del Parco che sono ancora chiusi. Ne approfittiamo per una veloce colazione ed eccoci tra i primi pronti ad immergerci nella magica atmosfera di una delle attrazioni più visitate al mondo. Samuele rimane affascinato dalle attrazioni ma soprattutto dai tanti personaggi che animano il parco. Anche a noi adulti sembra di ritornar bambini tanto è coinvolgente l’atmosfera. Samuele non perde l’occasione di visitare il castello di Ghostbuster, di fare un giro guidando un’automobile, di scattare foto insieme a Minnie, Pluto e Topolino e soprattutto di divertirsi correndo da un’attrazione all’altra!!!
A metà giornata, dopo esserci fermati solo 5 minuti per mangiare un (costosissimo) hot dog, su insistenza di Samuele, decidiamo di andare agli Hollywood Studios. Qui le attrazioni sono tutte legate al cinema e gli effetti speciali la fanno da padrone. Sono presenti ovunque e sembrano catapultarti giù da una cascata piuttosto che in mezzo ad un film d’azione. Presi dalle mille emozioni del Parco, sempre attenti a non perderci Samuele nella folla, quasi non ci accorgiamo del passare del tempo ma poi si accendono le luci e ci rendiamo conto che è già sera.
Ancora però la festa non è finita: non appena completamente buio, inizia una splendida parata di carri coloratissimi e luminosi con a bordo personaggi del mondo Disney. Samuele rimane estasiato dallo spettacolo che osserva sulle spalle del povero Alessandro dove rimane anche per l’ultima sorpresa della giornata: fuochi d’artificio da mille e una notte!!!
Insieme a molti altri turisti, ritorniamo in città a notte inoltrata con il trenino. Il viaggio ora ci sembra molto più lungo dell’andata e Samuele ne approfitta per un anticipo di dormitina…
La mattina seguente siamo di nuovo tutti in forma e pronti per un’altra giornata alla scoperta della città. Ci dirigiamo subito ai piedi della Torre Eiffel dove purtroppo ci troviamo di fronte una lunga fila in attesa di salire in alto con l’ascensore. Decidiamo di fare una cosa abbastanza alternativa: arrivare al terzo piano con le scale, 660 scalini per arrivare alla cima!!!
Samuele sale imperterrito e senza fare un lamento con a ruota Alessandro, mentre la sottoscritta a metà strada inizia ad essere abbastanza in affanno. Si fa sentire la fatica e soprattutto la stanchezza dei precedenti giorni durante i quali abbiamo camminato per chilometri e chilometri.
Lo spettacolo di cui godiamo una volta giunti alla meta però ci ripaga di ogni sforzo. Il panorama della città è fantastico; la Senna, l’arco di Trionfo, gli Champs-Elysees, Montmartre, il Pantheon, Notre Dame, il Louvre, il centro Pompidou…insomma dall’alto si domina l’intera Parigi, città di un fascino incredibile.
Ritornati alla base della Torre, riprendiamo il nostro itinerario e ci dirigiamo a Place Vendome per poi raggiungere il centro Pompidou, complesso all’avanguardia opera dell’italiano Renzo Piano sede di un museo di arte contemporanea tra i più interessanti al mondo.
Qualche foto di rito, una classica baguette per un veloce pranzo e poi via verso il quartiere di Montmartre. La passeggiata è lunga e peraltro in leggera salita. Impieghiamo circa un’ora per arrivare ai piedi della Basilica del Sacro Cuore, altro simbolo di una città che non smette di stupirci.
Girovaghiamo per il tipico mercatino, tra bancarelle di artisti e pittori che offrono per pochi euro ritratti o caricature ai turisti in cerca di un ricordo della vacanza. Samuele si lascia convincere a posare per un veloce ritratto. Dopo poche pennellate ci divertiamo ad osservarlo: da una parte appare annoiato e scocciato del fatto di dover star fermo, dall’altro curioso e smanioso di vedere cosa sta combinando l’uomo con la tavolozza!!! Soddisfatti (più o meno…) dell’opera dell’artista (!?!?!?), riprendiamo il nostro girovagare tra le bancarelle ed i locali del quartiere, iniziando la ricerca di un ristorante dove fermarsi per gustare una cena possibilmente tipica. Lo troviamo dietro un angolo, quasi seminascosto, ma con un bel menù alla vista dei clienti e soprattutto un simpaticissimo uomo che ci invita a gustare le specialità della casa. Samuele non se lo fa ripetere due volte ed ordina il piatto tipico per eccellenza: le escargots a la bourguignonne, lumache di terra farcite con una crema di burro aromatizzato. Soddisfatti della cena ma anche stanchi per i tanti chilometri percorsi, rientriamo in hotel per la nostra ultima notte a Parigi.
L’indomani infatti abbiamo solo poche ore per poter vedere ancora qualcosa della città. Decidiamo di dirigerci con la metro al nuovo quartiere della Defense, dove passeggiamo tra moderni grattacieli, condomini e centri commerciali. La zona è piacevole così come il panorama che si gode da sotto il gigantesco Arco che domina l’intero distretto cittadino. Purtroppo il tempo che dedichiamo alla visita è poco. Dobbiamo infatti ritornare in centro per poi prendere il pullman per l’aeroporto. Parigi rimane sempre una delle capitali più affascinanti e coinvolgenti che si possano visitare ed ogni volta che torniamo in questa città scopriamo sempre qualcosa di nuovo che ci fa stropicciare gli occhi ed innamorare ancor di più della metropoli francese.