Isole private alle Bahamas
Durante le nostre due crociere ai Caraibi abbiamo in entrambi i casi effettuato una sosta alle Bahamas, anche se originariamente per la Royal Caribbean era prevista la visita di Haiti poi saltata per problematiche di sicurezza.
Le due isole curiosamente si trovano a poche centinaia di metri l’una dall’altra ed oltre ad avere nomi similari (Little e Great Stirrup Cay) hanno in comune il fatto di essere entrambe di proprietà delle rispettive compagnie di crociera: una della già citata Royal Caribbean, l’altra della Norwegian Cruise.
Partiamo da quest’ultima, situata a circa 55 chilometri da Nassau e che, prima di diventare un’isola privata, era conosciuta come un ex nascondiglio dei pirati. Dopo esser divenuta proprietà degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale è stata acquistata nel 1960 dalla Belcher Oil Company che nel 1977 l’ha venduta alla Norwegian Cruise Line. Sin da allora si sono iniziate a sviluppare le infrastrutture necessarie per accogliere i crocieristi ed allo stesso tempo mantenere l’isola un paradiso incontaminato di magnifiche spiagge di sabbia bianca, maestose palme da cocco e acque calme e incontaminate dove un’abbondanza di vita marina colorata abita la barriera corallina circostante.
Trascorriamo la giornata tra bagni, passeggiate e relax sui comodi lettini, usufruendo ovviamente sempre del servizio di all inclusive della nave.
Pochi giorni dopo eccoci arrivare con la splendida Independence of the Seas alla vicina Little Stirrup cay, ora conosciuta con il nome di Coco Cay, dopo che nel 1998 la Royal Caribbean ha rilevato la Admiral Cruise, proprietaria dal 1985 di questo piccolo paradiso terrestre.
Tra le principali attrazioni dell’isola troviamo il parco acquatico Thrill Waterpark con due torri d’acqua e ben 13 scivoli tra cui Il Daredevil’s Peak,il più alto del Nord America, senza contare la Wave Pool la più grande piscina a onde dei Caraibi e Adventure Pool, un percorso a ostacoli sull’acqua interattivo con ninfee galleggianti e una parete d’arrampicata libera. Per i più avventurosi è possibile anche attraversare per quasi 500 metri di lunghezza buona parte dell’isola imbracati su una zipline a 15 metri di altezza oppure salire a bordo del “Up, up and Away”, un pallone ad elio che raggiunge i 140 metri di altezza, punto di osservazione più alto di tutte le Bahamas.
Dopo aver effettuato una piacevole passeggiata nell’isola, aver costeggiato l’Oasis Lagoon ove si trova la più grande piscina d’acqua dolce dei Caraibi, raggiungiamo South Beach, dove decidiamo di trascorrere larga parte della giornata.
Qui, per la gioia di Samuele, si possono praticare diversi sport, tra cui beach volley, pallacanestro, calcio, paddle boarding, oppure noleggiare kayak dal fondo di vetro per ammirare gli splendidi fondali.
Approfittiamo anche in questo caso dell’ottimo servizio della nave, dei comodi lettini all’ombra delle palme e, tra un bagno e l’altro ci godiamo una splendida ed indimenticabile giornata di sole e relax.