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Incontro con i geyser: la forza della natura

Uno dei motivi che ci hanno spinto nel visitare l’Islanda è stato senza ombra di dubbio quello di poter ammirare uno dei fenomeni naturali più affascinanti ed elettrizzanti che esistano al mondo: i geyser, gli enormi getti di acqua bollente alti decine di metri che eruttano con grande forza dal sottosuolo.

In Islanda ce ne sono più che in ogni altro Paese del mondo ed anche la stessa parola ha origine dal verbo islandese “gjosa” che significa “soffiare” oppure “sgorgare”.

La maggior parte di questi si trova nella valle di Haukadalur che visitiamo durante l’escursione al Golden Circle, uno splendido itinerario naturalistico che percorriamo nell’arco di una sola giornata.

Visuale della vallata

La guida, nel mentre arriviamo a destinazione, ci spiega come i geyser non sono altro che manifestazioni del vulcanismo secondario e che per formarsi necessitano di alcune caratteristiche particolari: nel terreno ci deve essere una struttura sotterranea a sifone, il canale deve essere rivestito da rocce impermeabili ed in ultimo una camera magmatica deve trovarsi nelle immediate vicinanze.

La Valle di Haukadalur è una vera e propria area geotermale, attiva da oltre 10.000 anni, dove sono presenti numerose solfatare e fumarole oltre ai due geyser più famosi dell’intera isola: lo Strokkur e il Grande Geyser, noto anche come semplicemente Geyser, il più antico ad essere scoperto in Europa tanto che il termine stesso geyser deriva dal suo nome.

Geyser

Quest’ultimo è anche il primo che ci troviamo di fronte una volta entrati nel parco. Purtroppo da alcuni decenni le sue eruzioni sono divenute molto rare (l’ultima nel giugno del 2000 a seguito di un terremoto), tuttavia ci sono all’ingresso foto di getti d’acqua bollente proiettati ad oltre 60 metri di altezza a dimostrazione della forza della natura!

Continuiamo a camminare lungo la vallata, facendo molta attenzione a rispettare i cartelli ed a rimanere nel percorso segnalato, per raggiungere lo Strokkur che, puntuale quasi come un orologio svizzero, ogni sei minuti (circa) fa innalzare dal terreno una colonna alta 20 metri di acqua bollente!!!

L’eruzione dello Strokkur

La prima volta la osserviamo che siamo ancora un poco distanti e già ci fa una certa impressione, ma vederlo poi eruttare da pochi metri rimane per tutti noi un’esperienza davvero entusiasmante, con la superficie della pozza che pian piano si gonfia, crea una grossa bolla azzurra, quindi si sente arrivare il vapore dal fondo del sifone che fa “esplodere” la bolla e proiettare in alto l’acqua con una violenza inaudita!

Samuele rimane affascinato e decide di cambiare posizione per poter assistere al successivo spettacolo da un’angolazione differente. Dobbiamo comunque prestare la massima cautela, come peraltro ci era stato precedentemente raccomandato dalla guida, nel non posizionarci sotto vento restando sempre a debita distanza onde evitare rischi di ustioni.

Acqua e vapore sprigionati dal geyser

L’ultima parte dell’escursione la dedichiamo ad una passeggiata nella vallata dove ammiriamo anche una sorgente geotermale con acqua calda di un intenso color turchese, fumarole, pozze ed alcuni piccoli geyser che però, nel prossimo futuro, non è detto diventino importanti ed imponenti come lo Strugger: l’area è infatti in continua evoluzione e, di anno in anno, si assistono a numerosi e repentini cambiamenti anche nella morfologia del territorio.

Alla fine la visita dei geyser non ci ha deluso affatto. Solo in rare occasioni abbiamo infatti avuto modo di ammirare una natura così forte, misteriosa, possente ed affascinante come in questa vallata, peccato solo avergli potuto dedicare poche ore in un clima non certamente molto favorevole.

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