Giardino Botanico e cacatua: favola urbana australiana
Sydney ci ha regalato tante emozioni, ma il Giardino Botanico è stato uno di quei luoghi dove siamo tornati più volte, spinti da una meraviglia che non si esauriva mai. La prima volta ci siamo entrati quasi per caso, cercando un angolo di verde. Ma ad accoglierci, tra le fronde e i vialetti, c’erano loro: i cacatua dal ciuffo giallo, splendidi, curiosi, liberi.

Samuele era entusiasta. Ogni volta che uno di quegli uccelli si avvicinava, rideva, si fermava, cercava di fotografarli. Ma la sorpresa più grande è stata quando ci siamo ritrovati con i cacatua sulle braccia, sulle spalle, persino sulla testa. Non erano addestrati, ma sembravano perfettamente a loro agio tra le persone. Uno mi ha osservato dritto negli occhi, poi ha emesso un verso acuto e si è sistemato sul mio avambraccio come se fosse casa sua.

Una curiosità che ci ha colpiti: i cacatua sono tra i pochi animali monogami, e formano legami di coppia che durano tutta la vita. Vederli volare in coppia o appollaiati vicini ci ha fatto pensare a quanto la natura sappia essere romantica. E non è tutto: questi splendidi volatili possono vivere fino a 60–70 anni, e alcuni esemplari hanno superato persino gli 80!!!

Il giardino, con i suoi alberi secolari e la vista sulla baia, era già incantevole. Ma è stata la presenza dei cacatua a renderlo indimenticabile. Tornarci più volte è stato naturale: ogni visita era diversa, ogni incontro con quegli uccelli un piccolo spettacolo.

Ci siamo divertiti tutti — Samuele, io, Alessandro — come bambini in mezzo a una favola piumata. E quando siamo ripartiti, avevamo la sensazione di aver vissuto qualcosa di raro: un dialogo spontaneo con la natura, nel cuore di una grande città.