Crescere viaggiando nel mondo
Nel cuore remoto della Mongolia, abbiamo vissuto due notti in yurta, immersi nel silenzio della steppa e nella semplicità di una cultura millenaria. Il vento e le stelle ci hanno fatto da compagnia, mentre l’ospitalità nomade ci ha avvolto con calore. Un’esperienza autentica tra natura, quiete e tradizione.
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Durante il viaggio in Mongolia abbiamo visitato la gigantesca statua equestre di Gengis Khan, simbolo della storia e dell’identità mongola. Siamo saliti fino alla testa del cavallo e abbiamo esplorato il museo interno, tra reperti e curiosità sorprendenti. Un luogo affascinante, tra memoria storica e bellezza naturale.
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Durante la crociera dal Giappone, abbiamo rivisitato la spettacolare Taipei 101. Salendo in cima, la vista su Taipei ci ha lasciati senza fiato. Tra curiosità ingegneristiche e simbolismi culturali, questa torre resta uno dei nostri ricordi più alti — in tutti i sensi.
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Nel cuore di Tokyo ci siamo fermati davanti alla statua di Hachiko, il cane che per anni ha aspettato il suo padrone alla stazione. La sua storia ci ha toccato profondamente, simbolo di amore e fedeltà senza tempo. Un momento di emozione pura nella cultura giapponese.
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Tra vicoli colorati e luci giapponesi, ci siamo concessi una pausa insolita nei pet-café di Tokyo: locali dove gatti, conigli, ricci e persino gufi diventano piccoli compagni di relax. Un’esperienza tenera e sorprendente nel cuore della metropoli. Un modo diverso di vivere la città, tra coccole e curiosità.
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Dietro le mura del Palazzo del Parlamento si celano sale monumentali, lampadari titanici e decorazioni sontuose. La visita guidata rivela corridoi interminabili, stanze cerimoniali e un soffitto apribile pensato per fughe presidenziali. Un trionfo di marmo, legno, storia e potere.
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Abbiamo visitato il Marakana, storico stadio della Stella Rossa, con un tour guidato che ci ha portati dietro le quinte del club. Alessandro e Samuele erano coinvolti e attenti, mentre io ho osservato con maggiore distacco. All’uscita, abbiamo raggiunto anche lo stadio del Partizan, rivale cittadina, completando un percorso che racconta la doppia anima sportiva di Belgrado.
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Una visita intensa al Mausoleo di Tito a Belgrado, tra storia, memoria e contraddizioni. Nel silenzio della “Casa dei Fiori”, si riflette sul passato della Jugoslavia e sul ruolo di Tito. Un luogo che invita a comprendere, più che a giudicare.
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Il Tempio di San Sava, visitato durante la nostra gita a Belgrado, è la più grande chiesa ortodossa dei Balcani e un simbolo spirituale e nazionale per la Serbia. Costruito sul luogo dove furono bruciate le reliquie di San Sava, unisce tradizione bizantina e monumentalità moderna. La visita ha offerto uno sguardo profondo sul ruolo della religione nella cultura serba contemporanea.
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In Transnistria, Samuele ha scoperto monete dai tratti unici, simbolo dell’identità di una regione non riconosciuta. Tra plastica, metallo e curiosità numismatiche, ogni pezzo racconta una storia affascinante. Un viaggio inaspettato nel mondo della geopolitica e della cultura locale.
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