Sapori di Lisbona: viaggio tra cucina, musica e tradizione
Durante il nostro viaggio a Lisbona, abbiamo scoperto una cucina sorprendentemente varia e gustosa. Ogni sera è stata un’occasione per provare qualcosa di nuovo, come un polpo alla piastra servito con patate arrosto e olio d’oliva: semplice, ma perfettamente eseguito.

Il piatto simbolo della tradizione portoghese è il baccalà. Secondo un detto locale, esistono 365 modi per cucinarlo, uno per ogni giorno dell’anno.

Alcuni ne contano addirittura 465. Tra le varianti più diffuse ci sono il Bacalhau à Brás, con patate a fiammifero e uova strapazzate, il Bacalhau com Natas, gratinato con panna, e il Bacalhau à Lagareiro, condito con aglio e olio extravergine. Ogni versione ha una sua storia e un suo pubblico fedele.

Una delle esperienze più suggestive è stata cenare in locali dove si esibivano cantanti di Fado. Questo genere musicale, nato nei quartieri popolari di Lisbona, racconta emozioni profonde: nostalgia, amore, destino. Il termine “Fado” deriva dal latino fatum, e le sue origini si legano alla figura di Maria Severa, una cantante vissuta nell’Ottocento, diventata icona del genere. Il Fado non è solo musica: è un modo di vivere e sentire.

E infine, il dolce più famoso: il Pastel de Belém. Lo abbiamo assaggiato nella storica Fábrica dos Pastéis de Belém, dove la ricetta originale è custodita dal 1837. Nata dai monaci del vicino Monastero dos Jerónimos, questa piccola tortina di pasta sfoglia e crema ha conquistato il mondo. Solo pochi pasticceri conoscono la formula segreta, tramandata oralmente. Il profumo di cannella e vaniglia che si sprigiona appena entrati nel locale è già un assaggio.

Il Portogallo ci ha accolto con piatti sinceri, storie intense e sapori che parlano di tradizione e orgoglio. Tra cene accompagnate dal Fado, ricette tramandate da generazioni e dolci che custodiscono segreti centenari, abbiamo assaporato molto più di un viaggio: un modo di vivere!!!