2009 – Sharm el Sheikh

A maggio, approfittando del fatto che ancora Samuele non va a scuola, optiamo per una settimana di vacanza e, complice un’ottima offerta, decidiamo di tornare ancora una volta in Egitto. Questa volta scegliamo come meta Sharm el Sheikh, una classica località di mare che abbiamo avuto la fortuna di visitare già un paio di volte negli anni passati quando ancora Samuele non era nato.

Soggiorniamo all’Hotel Savita, una bella struttura moderna con tutti i confort situata a pochi chilometri dal centro turistico e direttamente sul mare.

Il clima è ideale per una vacanza di mare: caldo ma ancora non troppo afoso e leggermente ventilato ma soprattutto siamo affascinati dall’acqua limpida dove nuotano decine e decine di pesci colorati. L’albergo non è ancora troppo affollato e, pur accogliendo turisti di varia nazionalità, ha uno staff di animazione completamente italiano che allieta soprattutto le serate con piccoli spettacoli e giochi.

Le giornate le trascorriamo dedicandoci soprattutto ad una delle nostre attività preferite: lo snorkeling, tanto amato anche dal piccolo Samuele che ormai riesce a nuotare senza problemi con la maschera ma che ancora non riesce ad usare il boccaglio preferendo rimanere anche per lunghi tratti in apnea.

L’acqua del mare non è ancora caldissima e Samuele ed Alessandro preferiscono indossare le mute, utili anche per la protezione dal sole. Durante i lunghi bagni riusciamo sempre a fare incontri interessanti: dai pesci cornetta ai pesci palla, a quelli pagliacci ed in ultimo ai pesci angelo oltre ovviamente a tante altre specie di cui ignoriamo il nome ma che ci affascinano per i loro colori e le loro dimensioni.

L’incontro che più ha colpito Samuele è stato quello con una lunga murena bianca. La vediamo uscire da una roccia, a circa un paio di metri di profondità, per poi rientrare all’interno di un altro buco tra i coralli. Sarà lunga oltre un metro ed ha una bocca che incute veramente timore. Samuele rimane come pietrificato e se la vede passare davanti a non più di un metro e mezzo senza per questo scomporsi o scappare.

Molto piacevoli, specie nel tardo pomeriggio prima di rientrare in camera, sono i bagni nell’ampia piscina del resort. Samuele non ne vuol mai sapere di mettersi sdraiato a riposare e pertanto siamo costretti a fare dei veri e propri turni per stargli dietro e non perderlo mai di vista.

La sera approfittiamo del clima mite per cenare sulla grande terrazza panoramica del Savita nel mentre ci godiamo lo spettacolo del tramonto sul mare. La qualità del cibo è buona ma non eccelsa, unica pecca forse della vacanza, che nel complesso scorre in maniera tranquilla e piacevole.

Ormai Samuele partecipa attivamente alla vita del villaggio, partecipando a tutte le iniziative dell’animazione adatte ad un bambino di 5 anni senza alcun timore anche se la sua passione preferita rimane quella del bagno al mare con i pesci…e come dargli torto!!!

I giorni trascorrono veloci, come sempre quando si è in un bel luogo di villeggiatura e arriviamo al termine della settimana riposati e felici per quanto fatto ma anche dispiaciuti per dover ritornare a casa e riprendere il tran tran quotidiano.