2005 – Tenerife
È novembre inoltrato e le giornate iniziano ad essere fredde e soprattutto piovose. Le vacanze estive sono ormai un lontano ricordo ma prima di affrontare l’inverno decidiamo di trascorrere una settimana a Tenerife, Isola delle Canarie, famosa per il suo clima dolce e temperato tutto l’anno.
Alloggiamo all’Alborada Beach Club, con formula pensione completa, uno dei tanti alberghi situato a Las Galletas, piccola località costiera situata all’estremo sud dell’isola.
La struttura dispone di una grande piscina di acqua salata che arriva fino al mare ed è circondata da una bella e rigogliosa vegetazione composta in particolare da bellissime palme.
Samuele, che ormai cammina completamente da solo, sembra apprezzare molto il clima e la possibilità di girondolare tra il parco, gli ombrelloni e l’area giochi attrezzata proprio per i più piccoli. Nei momenti più caldi della giornata approfitta della piscina dedicata ai bambini sempre sotto la nostra stretta sorveglianza.
Per noi l’acqua è invece abbastanza fredda e pertanto preferiamo passare le giornate riposando in piscina e passeggiando lungo la costa, dove siamo colpiti dalla tanta presenza di nord-europei che passano la parte più fredda dell’anno alle Canarie.
Tenerife però non offre solo vacanze di mare ma è anche un’isola da scoprire e visitare ed approfittiamo delle belle giornate per noleggiare una piccola utilitaria per un paio di giorni.
Di primo mattino, dopo un’abbondante colazione, ci dirigiamo al Loro Parque, principale attrazione turistica dell’isola, famosa per i suoi pappagalli colorati.
Il Loro Parque è infatti un moderno giardino zoologico situato nella parte settentrionale dell’isola nella città di Puerto della Cruz ed ospita ogni anno migliaia di visitatori che provengono da ogni parte del mondo. Samuele è entusiasta del posto ed osserva con attenzione ogni specie animale. Rimane particolarmente colpito dallo spettacolo delle foche, che sono davvero simpatiche e dai pinguini che fanno belle pirolette in acqua. Molto interesse lo suscitano anche i fantastici pappagalli dai colori vivaci che fanno una gran confusione e che sono anche loro protagonisti di spettacolini insieme a qualche fortunato turista.
Rientriamo in hotel nel tardo pomeriggio, con Samuele che approfitta del viaggio per schiacciare un profondo pisolino nel seggiolino posteriore dell’auto.
Il giorno successivo decidiamo di effettuare come prima cosa un’escursione in mare, con partenza dal molo di Los Cristianos, piccola cittadina molto turistica situata a pochi chilometri dal nostro albergo. La gita ha un’unica finalità: quella di incontrare le balene pilota.
Siamo emozionati perché è la prima esperienza anche per noi di “caccia” alle balene ed al momento della prenotazione ci viene detto che non è sicuro di vederle. Noi comunque siamo speranzosi e dopo circa un’ora di navigazione ecco l’incontro!!! Sono proprio sotto la nostra barca e possiamo vederle benissimo quando salgono in superficie per respirare. Per amanti della natura come noi è un’emozione unica e non facciamo altro che scattare foto alla ricerca del momento preciso nel quale il mammifero è maggiormente fuori dall’acqua.
La barca si ferma nella zona per diversi minuti, al fine di permettere a tutti i partecipanti all’escursione di osservare al meglio le acrobazie delle balenottere. Ce ne sono parecchie, in ogni direzione, e riusciamo a vederle davvero bene. Anche Samuele le indica con il ditino e si diverte a cercarle. Poi, all’improvviso, come se si fossero stancate delle nostre attenzioni, le splendide balenottere si allontanano verso il largo mentre il comandante dell’imbarcazione ci riporta al porto.
Soddisfatti dell’esperienza appena effettuata, dopo aver effettuato una passeggiata con relativo veloce pranzo nell’accogliente cittadina costiera, decidiamo di raggiungere un’altra delle mete più visitate di Tenerife: il parco nazionale del Teide con all’interno l’omonimo monte, un vulcano di oltre 3.700 metri che è anche la vetta più alta di tutta la Spagna.
Il viaggio in macchina purtroppo non è dei più piacevoli, con Samuele che fa i capricci in quanto non contento di essere legato al seggiolino. Fortunatamente arriviamo abbastanza presto alla base della funivia che consente di raggiungere la somma del Vulcano posta ad oltre 3.500 metri.
Decidiamo di non salire. La giornata sta volgendo al termine ed il brusco dislivello (ci troviamo ora a 2.300 metri) potrebbe creare problemi a Samuele. Ci accontentiamo dello spettacolo che abbiamo osservato lungo il viaggio essendo passati in poco tempo dal blu del mare ad un bellissimo panorama di rocce vulcaniche e sabbia rossa.
In serata siamo nuovamente nel nostro albergo dove trascorreremo i restanti giorni di una rilassante vacanza in un’isola che sicuramente non abbiamo terminato di scoprire!