BosniaCroaziaVacanze di mare

2005 – Bosnia e Croazia

È luglio, tempo di mare e vacanze! Quest’anno la meta estiva è rappresentata dalla Croazia, nello specifico la nostra destinazione è una piccola cittadina a sud di Spalato: Tucepi, poco distante dalla città di Makarska.

Partiamo con il traghetto da Ancona con il timore che a Samuele possa far male la nave data la precedente e non positiva esperienza di Formentera. Durante il tragitto fortunatamente non solo Samuele non avverte alcun fastidio ma si diverte anche ad andare un po’ in giro per la nave.

Arrivati al porto di Spalato, con la nostra auto raggiungiamo in poco tempo l’hotel Neptun di Tucepi, dove resteremo per 15 giorni. La struttura, seppur datata e bisognosa almeno di alcune opere di miglioria, dispone di una bella ed articolata piscina, con numerosi sdrai ed ombrelloni disposti su un ampio prato a ridosso del piacevole ed affollato lungo mare. La clientela è prevalentemente internazionale e di tutte le età. Apprezziamo molto il panorama ed il contrasto tra l’azzurro del mare ed il verde delle montagne situate alle spalle del piccolo paese.

Tucepi

Il mare è limpido e cristallino, con una spiaggia di ciottoli affiancata da una bella pineta che fa ombra e permette di ripararsi dal sole che nelle ore calde picchia abbastanza forte.

Samuele prende subito confidenza con l’acqua e, indossando sempre delle scarpine di plastica per non farsi male ai piedini alterna bagnetti a piccoli giri sul suo canottino personale!!

In riva al mare

Il resto del tempo lo passa sempre a riva, giocando con i numerosissimi sassi e guardando i pesciolini che nuotano indisturbati.

Il lungomare si presta molto a piacevoli passeggiate serali, essendo presenti molti locali tipici, negozi di souvenir ed abbigliamento. Approfittiamo della vicinanza a luoghi di interesse storico ed artistico per effettuare una bella escursione lungo la costa croata ed in Bosnia.

Di primo mattino, ci dirigiamo con la nostra macchina a Dubrovnik, incantevole città a sud della Croazia. Decidiamo di lasciare l’auto fuori dalla città e, con non poca difficoltà, troviamo un parcheggio a ridosso del centro storico. La passeggiata è veramente molto piacevole, con locali tipici, negozi e tanti turisti intenti a scattare foto e girovagare per l’incantevole cittadina.

Dubrovnik, lo Stradum

Percorriamo il corso principale, lo Stradun, con i suoi monumenti e le bellissime chiese come la Cattedrale, i tanti edifici in stile barocco e la Torre dell’Orologio, risalente al XV secolo ma ripetutamente ricostruita nel corso degli anni.

Ciò che ci colpisce di più sono le sue strade lastricate in pietra e l’ordine e la pulizia presente in tutto il centro, oggetto nel 1991 di un pesante bombardamento da parte delle forze armate jugoslave.

Dubrovnik

Samuele sulla piazza principale approfitta di un attimo di nostra distrazione per correre dietro ad alcuni piccioni e, come gran parte dei bambini, dimostra un grande interesse in generale per ogni animale che incontra.

Lasciamo Dubrovnik ed, attraversando la frontiera con la Bosnia Erzegovina, ci dirigiamo a Mostar. Qui l’impatto con il passato è notevole. Appena arrivati vediamo palazzi e strutture fatiscenti, ancora da ricostruire o, nel migliore dei casi, pieni di fori di proiettili.

Arrivo a Mostar

Parcheggiamo la macchina proprio sotto un edificio che mostra i segni della recente guerra che ha interessato tutta l’ex Jugoslavia ed iniziamo la visita rendendoci subito conto della discreta presenza di molti militari a tutela dell’ordine pubblico ancora a rischio. Ci dirigiamo al luogo simbolo della città ma, per taluni versi, dell’intera nazione: lo Stari Most, il vecchio ponte nella lingua locale. Collega due sponde del fiume Neretva, dispone di una sola arcata ed originariamente fu costruito nel XVI secolo. Oltre che per la sua splendida architettura, è famoso per essere stato distrutto dai croati durante il conflitto e successivamente ricostruito con il contributo determinante della Comunità Internazionale con a capo il nostro Paese.

Stari Most

Inaugurato nel 2004, il ponte e l’intera area circostante è stato dichiarato patrimonio dell’umanità. Trovarsi a Mostar sul ponte insieme al piccolo Samuele nato nello stesso anno della sua ricostruzione è un’emozione molto forte in cui passato, presente e futuro sembrano essere un tutt’uno.

Incontro con una bimba musulmana

L’emozione è ancora più forte quando, mentre passeggiamo per il centro storico, siamo avvicinati da una donna musulmana e dalla sua bambina che offre dei piccoli dolci locali a Samuele seduto sul passeggino.

E proprio in questi momenti capisci come sia sempre possibile la comunicazione e l’integrazione tra  persone di razze, costumi e religioni diverse. Basta guardare come si comportano i bambini ed imitarli!!!

Lasciamo Mostar che inizia ad essere già tardo pomeriggio. Optiamo per una breve deviazione ed una veloce visita al santuario di Medjugorje.

Medjugorje

Non rimaniamo particolarmente colpiti dall’architettura della Cattedrale né da quanto costruito intorno, molto commerciale e di modesto interesse, almeno per quanto ci riguarda. Così, stanchi anche della lunga giornata, con Samuele che tranquillamente dorme nella sua culletta da viaggio, ripartiamo alla volta di Tucepi, dove arriviamo solo in tarda serata.

In albergo

Le altre giornate scorrono veloci, con Samuele sempre alle prese con bagni e giochi in piscina ed in un piccolo parco attiguo alla struttura alberghiera.

Arriviamo al momento della partenza. Prima di imbarcarci sul traghetto approfittiamo di effettuare una breve visita del centro di Spalato, capoluogo della regione spalatino-dalmata, città molto artistica e famosa soprattutto per il Palazzo di Diocleziano e la Cattedrale di San Doimo con il suo celebre campanile.

Spalato
Spalato

Dopo un frugale pasto, ci imbarchiamo sul traghetto per il rientro in Italia. Termina qui una vacanza fatta di tanto relax, mare, sole ed anche in parte della scoperta di luoghi a noi sconosciuti.

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