Batu Caves: tra natura, spiritualità e scimmie curiose
Durante il nostro viaggio a Kuala Lumpur, una delle esperienze più memorabili è stata l’escursione alle Batu Caves, un complesso di grotte calcaree situato a circa 13 km dal centro città. Il sito, incastonato in una parete rocciosa alta e verdeggiante, è uno dei luoghi più sacri dell’induismo fuori dall’India e regala un mix sorprendente di bellezza naturale e spiritualità.

Appena arrivati, ci ha accolto la maestosa statua dorata di Lord Murugan, alta ben 42,7 metri, che domina l’ingresso e segna l’inizio della lunga scalinata colorata: 272 gradini da salire sotto il sole tropicale.

La fatica si fa sentire, ma ogni passo è accompagnato da scorci mozzafiato e da una compagnia inaspettata: le scimmie macaco a coda lunga (Macaca fascicularis), dispettose e curiose, che si aggirano tra i turisti in cerca di cibo o semplicemente per giocare con gli zaini.

Una volta in cima, si entra nella Temple Cave, la più grande e scenografica, dove si trovano altari dedicati a divinità induiste e dove spesso si svolgono cerimonie religiose. L’atmosfera è intensa: il profumo dell’incenso, i canti dei fedeli e la luce che filtra dalle aperture nella roccia creano un ambiente mistico e suggestivo.

Le Batu Caves non sono solo un luogo di culto, ma anche un sito geologico affascinante: le formazioni calcaree risalgono a circa 400 milioni di anni. Oltre alla Temple Cave, si possono visitare anche la Ramayana Cave, con scene scolpite del celebre poema epico indiano, e la Dark Cave, un’area protetta che ospita specie endemiche e può essere esplorata con guide specializzate.

Consigliamo di visitare il sito durante la settimana per evitare la folla e di portare acqua, scarpe comode e… attenzione alle scimmie! Le Batu Caves sono una tappa imperdibile per chi vuole scoprire il cuore spirituale e selvaggio della Malesia.