Sapori di Bucarest: viaggio nei ristoranti storici e nella cucina rumena
Durante il nostro viaggio a Bucarest, abbiamo avuto modo di scoprire non solo la bellezza architettonica e storica della capitale rumena, ma anche alcuni dei suoi ristoranti più caratteristici, veri e propri scrigni di tradizione e cultura gastronomica.

Abbiamo aperto la nostra esperienza culinaria nel cuore pulsante della città, cenando da Carù cu Bere, il ristorante più celebre di Bucarest. Situato in un sontuoso edificio neogotico del XIX secolo, con soffitti affrescati, vetrate colorate e musica dal vivo, ogni angolo racconta storie di epoche passate. Qui abbiamo assaggiato i sarmale (involtini di verza ripieni), la mămăligă (polenta) e i dolci papanași, irresistibili ciambelle con formaggio dolce, panna acida e marmellata. Curiosità: il nome significa “carro con birra”, e la birra della casa è ancora oggi prodotta secondo una ricetta storica.

A seguire, ci siamo deliziati con una cena abbondante da Bucatarasul, un piccolo locale fuori dai circuiti turistici che ci ha conquistati con la sua semplicità e autenticità. Il menù proponeva ciorba (zuppa tradizionale), gulash e i mititei, salsicce grigliate dal sapore intenso e speziato.

Infine, anche se non ci siamo fermati a mangiare, abbiamo visitato Hanul lui Manuc, il più antico albergo-ristorante della città, edificato nel 1808 da Manuc Bei, un mercante armeno. La sua maestosa corte interna, circondata da balconate in legno, ospita spesso spettacoli folkloristici e concerti. Curiosità storica: nel 1812, qui si svolsero i negoziati per il Trattato di Bucarest tra Russia e Impero Ottomano.

La cucina rumena è il riflesso delle sue tante influenze: balcaniche, turche, greche e austro-ungariche. Tra le specialità più diffuse troviamo la salata de vinete (crema di melanzane), la zacusca (salsa di verdure) e il tochitura, uno stufato ricco a base di carne servito con polenta e uovo fritto.

Bucarest ci ha regalato un viaggio nei sapori, tra atmosfere storiche e pietanze che raccontano la Romania meglio di qualsiasi guida turistica. E se vi capita di visitarla, fatevi trasportare dal profumo della griglia e dalla musica che vibra nei cortili: ogni tavolo ha una storia da raccontare.