Il municipio di Anversa: bellezza che resiste al tempo
Nel cuore pulsante di Anversa, il Grote Markt, ci siamo trovati davanti ad una meraviglia architettonica che ha saputo catturare la nostra attenzione: il municipio. La sua facciata rinascimentale, ricca di dettagli e simmetrie, ci ha subito trasportato in un’altra epoca. Costruito tra il 1561 e il 1565 su progetto di Cornelis Floris de Vriendt, questo edificio rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura fiamminga rinascimentale.

Passeggiando sotto le sue grandi finestre incorniciate da colonne doriche e ioniche, ho immaginato il fermento della città nel XVI secolo, quando Anversa era uno dei centri commerciali più ricchi d’Europa. Il municipio non era solo sede amministrativa, ma anche simbolo di potere e prosperità. Al piano terra, le 45 porte ospitavano piccoli negozi, un dettaglio che racconta quanto fosse viva la relazione tra politica e commercio.

Nel 1576, l’edificio fu dato alle fiamme dai soldati spagnoli, esasperati dalla mancanza di paga. Il tetto e gli interni vennero distrutti, ma la città non si arrese: tre anni dopo, il municipio risorse dalle sue ceneri. Ancora oggi, al centro della facciata si può vedere la statua della Vergine Maria, posta lì nel 1587 in piena Controriforma, al posto del simbolo cittadino Brabo.

Quello che ci ha sorpreso, soprattutto Samuele, è stato il colpo d’occhio offerto dalla facciata, decorata con decine di bandiere colorate: sembrava che il municipio si presentasse come un ambasciatore del mondo intero. Le bandiere rappresentano le nazioni con cui Anversa intrattiene rapporti commerciali e diplomatici, un gesto che riflette lo spirito cosmopolita della città.
Vedere sventolare così tanti simboli nazionali su un edificio storico ci ha fatto pensare a quanto Anversa sia sempre stata aperta al mondo, fin dai tempi in cui le sue banchine accoglievano mercanti da ogni angolo d’Europa e oltre. È un dettaglio che aggiunge vita e movimento alla solennità della pietra, e che racconta, senza bisogno di parole, il ruolo internazionale che la città continua a giocare.