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Dentro il castello delle fiabe: sosta a Neuschwanstein

Visitare il Castello di Neuschwanstein è stato come entrare in un sogno scolpito nella roccia. Raggiunta la piccola località di Schwangau, distante circa due ore di auto da Monaco, abbiamo deciso di salire a piedi: una passeggiata di quaranta minuti immersa nel verde, con scorci sempre più spettacolari man mano che ci si avvicina alla sagoma fiabesca del castello.

Lo splendido Castello di Neuschwanstein

Appena arrivati, la vista dal Marienbrücke ci ha lasciato senza parole. Il castello si erge su una rupe a 200 metri sopra la valle, con torri e pinnacoli che sembrano usciti da un racconto medievale. Non a caso, Walt Disney si è ispirato proprio a Neuschwanstein per il suo celebre logo.

Il cortile interno del Castello

All’interno, la visita guidata ci ha portato attraverso le stanze private di Ludovico II, il “re delle fiabe”. Ogni sala è un tributo alla sua immaginazione: la Sala del Trono, imponente e mai completata, la Sala dei Cantori con affreschi dedicati alle leggende germaniche, e persino una grotta artificiale illuminata, costruita tra gli appartamenti reali.

Visuale dal Castello

Ludovico II aveva concepito questo castello come rifugio personale, lontano dagli occhi del mondo. Ironia della sorte, oggi è uno dei luoghi più visitati della Germania, con migliaia di persone che ogni giorno ne attraversano le sale. La sua morte prematura nel 1886, avvolta ancora nel mistero, ha lasciato il castello incompiuto, ma non meno affascinante.

Un ultimo scatto del magnifico Castello

Prima di ripartire, ci siamo fermati al caffè al secondo piano per una pausa, circondato da souvenir che celebrano il re e il suo palazzo. Guardando ancora una volta quella silhouette incantata, abbiamo capito perché Neuschwanstein è stato appena riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità: non è solo un castello, è un’idea diventata pietra.