Cuniculi di Cu Chi
I tunnel di Cu Chi sono una vasta rete di circa 250 km di cunicoli e gallerie, che si trova fuori dalla città di Ho Chi Minh, simbolo della tattica di sfinimento adottata dai Viet Cong nei confronti degli americani durante la famigerata guerra del Vietnam.
Ad oltre quarant’anni dalla fine del conflitto aver potuto visitare questo luogo ci ha permesso di renderci veramente conto di quanto sia stato difficile per i Viet Cong vivere sotto terra e per gli Stati Uniti combattere un nemico che ha fatto del proprio impervio territorio e della tenacia e determinazione che pochi altri popoli hanno mostrato un’arma micidiale ed invincibile.
In origine le gallerie vennero scavate negli anni quaranta per la lotta di indipendenza dalle autorità coloniali francesi. Successivamente, nel bel mezzo della guerra con gli Stati Uniti sono stati utilizzati per difendersi dagli attacchi al napalm ed allo stesso tempo per rendere sempre più efficaci le tattiche di guerriglia mordi e fuggi contro un nemico più forte ma anche molto meno motivato. I tunnel erano molti stretti, percorribili solo da persone dalla corporatura minuta come i piccoli vietnamiti ed impraticabili per uomini più alti e robusti come gli americani.
Oggigiorno è possibile accedere ad alcuni tratti che sono stati appositamente allargati per i turisti ma non per questo sono di facile percorrenza. Lo proviamo direttamente sulla nostra pelle: mentre Samuele riesce a camminare velocemente grazie alla sua agilità ed al fatto di essere ancora un bambino, sia io che Alessandro ci vediamo costretti a muoverci lentamente, rannicchiati sulle gambe e con grande fatica, senza peraltro avere la possibilità di ritornarsi.
Per fortuna i tratti sono lunghi circa 20 metri e pertanto in breve tempo si è fuori ma la visita rimane altamente sconsigliata per le persone che soffrono di claustrofobia!!!
Consigliamo di effettuare la visita accompagnati da una guida del posto. Le notizie che vengono fornite sono tante ed interessanti. Scopriamo per esempio dai suoi racconti che le gallerie scavate non servivano soltanto a ripararsi dalle bombe ma erano provviste di tutto: cucine, pronto soccorso, magazzini per i viveri e tutto ciò che occorreva per far vivere migliaia di persone per lunghi periodi senza farli uscire allo scoperto, mentre gli americani in superficie cercavano con ogni mezzo di stanarli spesso senza successo. Durante la visita osserviamo in ultimo con molta curiosità ma con altrettanta tristezza diverse trappole artigianali che servivano per catturare ed uccidere i nemici.
Il tour termina con la possibilità di sparare in un poligono di tiro con le armi originali usate nel conflitto oltre che con il classico negozio di souvenir dal quale acquistiamo ben volentieri qualche ricordo di un luogo simbolo di una delle più atroci guerre combattute dall’uomo nel XX secolo.