Calico Ghost Town: il selvaggio West che vive ancora
A metà strada tra Los Angeles e Las Vegas, immersa nel deserto del Mojave, sorge Calico Ghost Town: una cittadina mineraria abbandonata, oggi riportata in vita come museo a cielo aperto. Arrivarci significa fare un salto nel tempo, dove il vento solleva polvere rossa e le insegne scolorite sembrano sussurrare storie di cercatori d’argento e pistoleri.

Fondata nel 1881 durante la grande corsa all’argento, Calico conobbe il suo apice nei tre decenni successivi. Si contavano più di 500 miniere attive, e il suo nome era sinonimo di fortuna, rischio e avventura. La ricchezza durò poco: quando il prezzo dell’argento crollò alla fine del secolo, Calico si svuotò rapidamente, diventando un villaggio fantasma.

La visita ci ha portati tra edifici originali e ricostruiti, perfettamente inseriti in un paesaggio che non ha bisogno di scenografie. La vecchia scuola, il saloon, la prigione e il negozio del fabbro sono accessibili e raccontano con oggetti e arredi com’era la vita quotidiana. Alcuni manichini vestiti d’epoca ricreano le atmosfere di fine ‘800 con un tocco di ironia.

Abbiamo passeggiato lungo Main Street, dove si vendono caramelle fatte a mano, souvenir in latta e cappelli da cowboy. L’aria profuma di legno secco e polvere, e ogni tanto, un treno in miniatura attraversa il villaggio portando bambini e genitori lungo un breve percorso minerario.

Tra le cose più particolari, la visita alla miniera Maggie: una galleria reale dove, con torcia alla mano, si cammina tra corridoi scavati nella roccia, cercando di immaginare la fatica e il rumore incessante degli scalpellini. Calico è oggi protetta come patrimonio storico della contea di San Bernardino. Fu restaurata negli anni ’50 da Walter Knott, lo stesso che fondò Knott’s Berry Farm, che volle preservare l’anima del vecchio West.

In conclusione, Calico non è solo una meta per turisti: è una testimonianza viva dell’epopea mineraria americana, in bilico tra storia autentica e nostalgia cinematografica. Un luogo dove l’eco del passato risuona ancora tra le colline aride del deserto.