Budapest a tavola: sapori forti, piatti iconici e ristoranti memorabili
Durante il nostro soggiorno a Budapest, la cucina locale si è rivelata una delle esperienze più autentiche e coinvolgenti. La capitale ungherese non delude chi ama la carne, i sapori decisi e le tradizioni gastronomiche radicate.

Il nostro primo assaggio è stato al Lecso Hungarian Restaurant, un locale semplice e accogliente, dove il menù ruota attorno ai piatti tipici. Qui abbiamo gustato un ottimo gulash, lo stufato nazionale a base di carne, paprika e verdure, servito in versione classica e persino di pesce. Il proprietario ci ha guidati nella scelta, confermando la reputazione del posto come tappa ideale per chi cerca cucina autentica senza fronzoli.

Al Mercato Centrale, oltre a immergerci tra salami, spezie e bancarelle di artigianato, abbiamo provato alcuni dolcetti locali, tra cui i kürtőskalács (dolci cilindrici cotti su rullo) e biscotti ripieni. Un luogo perfetto per colazione o spuntini, dove il cibo racconta la storia della città.

Una pausa golosa ci ha portati alla gelateria Gelarto Rosa, famosa per i suoi coni gelato a forma di rosa. Oltre all’estetica, il gusto non delude: ingredienti freschi e combinazioni originali rendono ogni rosa un piccolo capolavoro.

Alessandro ha voluto provare il langosh, una focaccia fritta coperta di panna acida, formaggio e salame piccante. Lo ha fatto nel ristorante omonimo, spartano ma centrale, dove il piatto viene servito bollente e abbondante. Il locale è frequentato da studenti e turisti, e il langosh è perfetto per chi cerca street food sostanzioso.

La nostra ultima cena è stata al Sir Lancelot, ristorante medievale dove si mangia con le mani, tra spettacoli di giocolieri, mangiafuoco e duelli tra cavalieri. Il piatto forte è la carne mista servita su grandi vassoi, accompagnata da frutta e verdura. Un’esperienza più teatrale che gastronomica, ma decisamente divertente.

Tra i piatti simbolo della cucina magiara, oltre al gulash e al langosh, meritano menzione il pörkölt (simile allo spezzatino), il lecso (ratatouille ungherese con peperoni e pomodori), e i töltött káposzta (involtini di cavolo ripieni). La paprika è regina incontrastata, presente in quasi ogni ricetta.

Curiosità: il gulash, oggi servito come zuppa, nasce come piatto da pastori cucinato in calderoni all’aperto. Il langosh, invece, ha origini contadine e veniva preparato con l’impasto avanzato del pane.
Budapest ci ha conquistati anche a tavola, tra piatti robusti, locali sinceri e qualche sorpresa scenografica. Una cucina che non cerca di stupire, ma di saziare e raccontare.

