2021 – L’isola di Comino
Durante la nostra permanenza a Malta (ormai è quasi un anno che Samuele ci vive per studio) non poteva certo mancare una visita all’isola di Comino, la più piccola delle tre dell’arcipelago, per ammirare la splendida e famosa Blue Lagoon.
Arriviamo di buon’ora a Cirkewwa, località situata a nord di Malta e distante dalla sua capitale una trentina di chilometri. Da qui partono piccole imbarcazioni che, ad intervalli regolari, raggiungono in una trentina di minuti una delle più belle e rinomate attrazioni turistiche dell’arcipelago, dopo aver costeggiato alcune grotte dove nei secoli passati trovavano riparo pirati e predatori del mare.
L’isola di Comino, il cui nome sembra derivare proprio dalla pianta del finocchio selvatico (in maltese kemmuna) che cresce spontaneamente in questo piccolo lembo di terra (appena 3, 5 chilometri quadrati) situato tra Malta e Gozo, non ha centri abitati né strade o automobili e vi risiedono ufficialmente soltanto 3 abitanti!!!
Quando la visitiamo è ancora agosto e, non appena arriviamo con la barca a scorgere la Blue Lagoon, in maltese Bejn il-kmiemen, ci rendiamo conto di quanto sia affollata di turisti, presenti in ogni angolo della baia, dagli scogli fino alla splendida acqua cristallina dal color turchese da far invidia alle più famose spiagge caraibiche.
Fatichiamo non poco nel trovare un piccolo spazio dove lasciare i nostri asciugamani, quindi decidiamo di fare una breve passeggiata per ammirare dall’alto la piccola insenatura naturale lambita da una minuscola spiaggia di sabbia bianca circondata da scogli. Il blu del mare crea un bel contrasto con l’ambiente circostante, arido e brullo, con una vegetazione bassa e secca.
Mentre io mi distendo sugli scogli (non certo molto comodi…), Alessandro e Samuele approfittano della calda giornata per andare a fare un bel bagno rinfrescante in questa vera e propria piscina naturale all’aperto, caratterizzata da un basso fondale di sabbia e dall’acqua trasparente.
La Blue Lagoon si sviluppa tra Comino e Cominotto, la minuscola isola disabitata distante poche decine di metri da Comino, che i due maschietti di casa raggiungono a nuoto in pochi minuti. Il tratto non può essere percorso da nessuna imbarcazione ed è delimitato da un lato da una lunga fila di boe.
Mi alterno con Alessandro nel godere del fresco refrigerio del mare con Samuele che rimane a mollo per tutta la mattinata, per poi dirigerci tutti insieme verso la zona “ristoro”, ovvero una serie di stand, furgoncini e piccole baracche dove è possibile acquistare panini, pizza, macedonie o gustare colorati cocktail serviti all’interno di ananas appena svuotati della loro succulenta polpa.
Ci mangiamo una ftira, il tipico panino maltese farcito con tonno e verdure e servito dopo esser stato scaldato al forno, quindi ci facciamo una passeggiata lungo i sentieri panoramici che costeggiano l’isolotto.
Rientriamo a Cirkewwa solo a metà pomeriggio con un veloce ed affollato motoscafo, felici per aver visitato uno degli angoli naturalistici più belli dell’intero arcipelago maltese.