Ramla Bay e la sua grotta segreta
La visita a Mixta Cave è iniziata con un breve tragitto in auto dal porto di Mgarr fino al parcheggio, situato a poche centinaia di metri dall’ingresso. Da lì, una camminata semplice ci ha portati alla grotta, che si apre come un grande arco naturale sopra la baia di Ramla.

Dall’interno della grotta l’impatto è immediato e sorprendente: la sabbia rossa di Ramla Beach si stende in basso, incorniciata dal mare e dalle colline. Nel corso dei secoli questo affaccio naturale ha avuto anche un ruolo strategico: la cavità fu utilizzata come rifugio durante le incursioni piratesche e come punto di osservazione per controllare la baia.

Entrando si percepisce subito un cambio di temperatura, con l’aria fresca che contrasta il caldo esterno. Questo fenomeno naturale rende la sosta piacevole e spiega perché la grotta fosse considerata un riparo sicuro.

Dopo aver ammirato il panorama, siamo scesi verso la spiaggia. In pochi minuti di auto si raggiunge Ramla Bay, famosa per la sua sabbia dal colore unico, dovuto alla presenza di minerali ferrosi che le conferiscono la tonalità rossastra.

La passeggiata lungo la riva ci ha mostrato un ambiente vivo anche in autunno: famiglie, viaggiatori e qualche nuotatore approfittavano delle acque ancora miti. La spiaggia è legata anche a leggende locali: si racconta che sotto la sabbia siano sepolti resti di antiche costruzioni romane, e alcuni scavi hanno effettivamente portato alla luce tracce di ville e mosaici.

Camminare con lo sguardo rivolto verso la grotta, che dall’alto sembra vegliare sulla baia, ha dato alla giornata un senso di continuità tra natura e storia. La roccia che protegge e il mare che accoglie: due elementi che rendono questo angolo di Gozo un luogo da vivere con calma, senza fretta.

