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2017 – Skopje e Pristina

Una nuova meta ci aspetta per le vacanze natalizie: Skopje capitale della Repubblica di Macedonia, città di circa 800 mila abitanti situata nel centro della penisola balcanica.

La raggiungiamo con un volo diretto della Wizz Air ed una volta in aeroporto con un comodo taxi ci dirigiamo all’hotel Super 8, un semplice 3 stelle situato molto vicino alla città vecchia. Sistemati velocemente i pochi bagagli al seguito, ci immergiamo subito nella visita della parte storica della capitale, considerato il bazar più grande dei Balcani al di fuori di Istanbul.

A passeggio nella città vecchia

È un dedalo di viuzze piene di negozietti vari, ristoranti tipici della cucina turca e vecchie case che comunque sono le uniche ad essere sopravvissute al terribile terremoto del 1963 che mise in ginocchio la città.

Vogliamo subito avere un’idea dell’intero centro della capitale e delle sue principali attrazioni. Pertanto raggiungiamo la parte nuova di Skopje, attraverso il famoso Stone Bridge, storico ponte di pietra che attraversa il fiume Vardar ed unisce due dei punti nevralgici della città: Piazza Macedonia e l’area del vecchio bazar.

Il centro addobbato per le feste di Natale

Esso rappresenta uno dei simboli della città e nel corso dei secoli (è stato infatti costruito dagli Ottomani nel 1400) ha resistito a varie calamità naturali e numerose guerre e, grazie anche a significative ristrutturazioni, è giunto ai giorni nostri in ottime condizioni.

Lo Stone Bridge

Arrivati in Piazza Macedonia notiamo subito degli splendidi addobbi natalizi ed al centro della grande piazza un immenso albero che si sta iniziando ad illuminare per la serata.

Quello che però maggiormente ci colpisce è la gigantesca statua di Alessandro Magno a cavallo che domina tutta la moderna e vivace piazza, centro nevralgico della capitale. Passeggiamo incuriositi e notiamo diverse altre statue situate tra la piazza ed il fiume.

Il monumento al guerriero nel centro di Skopje

Leggiamo dalla guida che Skopje è stata infatti oggetto di un profondo restyling partito dal 2010 che prevedeva la costruzione di nuovi monumenti entro il 2014. Tale progetto si è poi tradotto nella comparsa di centinaia di statue che hanno “invaso” il centro e creato molte polemiche tra i cittadini locali per l’ingente investimento effettuato.

Piazza Macedonia

Anche i palazzi principali della città come quello che ospita il museo archeologico o l’ufficio per gli affari esteri hanno ai loro lati o agli ingressi statue di personaggi macedoni. L’aspetto delle strutture è imponente ed allo stesso tempo elegante, con il fiume che risalta il color bianco dei palazzi.

È ormai arrivata l’ora della nostra prima cena che decidiamo di fare nella città vecchia. Scegliamo il ristorante Destan, un locale tipico, dove assaggiamo piatti della cucina macedone con evidenti influenze di quella turca.

Al ristorante Destan

Mangiamo carne alla griglia, dell’ottimo stufato di fagioli e dei piccantissimi peperoni verdi, che solo ad assaggiarli si ha la bocca infuocata!!! Il locale è carino, pulito ed i prezzi estremamente economici. In 3 non arriviamo a spendere 20 euro!!!

Il giorno successivo è Natale, o meglio lo è per noi in quanto larga parte dei macedoni sono di religione ortodossa e lo festeggeranno il 7 gennaio.

Lo stone-bridge da Piazza Macedonia

La giornata è splendida, con il sole che illumina i monumenti della città rendendoli ancor più austeri. La nostra prima tappa non è però il centro ma il forte di epoca ottomana che domina dall’alto la città e che, insieme allo Stone Bridge ed al bazar, ha resistito al terremoto del 1963.

Vista dello Stadio dal Forte

Lo raggiungiamo dopo una piacevole passeggiata e, percorrendo le mura esterne ottimamente conservate, abbiamo modo di osservare uno splendido panorama della città.

Lasciato il castello scendiamo fino alla piazza Macedonia a pochi passi dalla quale troviamo la casa originaria di Madre Teresa di Calcutta, nata proprio a Skopje nel lontano 1910. Oggi vi sorge un museo sulla storia della sua vita, interamente dedicata all’umanità. La visita dura poche decine di minuti ma è molto interessante in quanto vi sono diverse foto, cimeli e reperti che narrano della sua storia oltre ad una piccola cappella dedicata alla Santa.

La casa-museo di Madre Teresa di Calcutta

Riprendiamo la passeggiata e ci imbattiamo nella Old Railway Station con l’orologio della facciata che segna ancora le 5:17, l’ora del terribile terremoto che ha distrutto il 70% di Skopje nel 1963. Oggi la struttura ospita un museo della città che però decidiamo di non visitare. Dopo un pranzo effettuato velocemente presso un vicino centro commerciale, raggiungiamo il bellissimo Palazzo del Governo lungo il fiume che viene chiamato, (in maniera forse esagerata…) White House of Macedonia dato il colore completamente bianco, davanti al quale sventolano numerose bandiere del sole nascente giallo con raggi su base rossa. Nelle vicinanze del Palazzo del Governo si trova lo stadio principale dell’intero Paese, l’Arena Filippo II, che ospita le partite della Nazionale che però visitiamo solo dall’esterno in quanto chiusa al pubblico.

L’ingresso dello stadio

Ritorniamo in centro e raggiungiamo un originale veliero adibito a bar ristorante situato sul fiume Vardar dove ci rilassiamo gustando 3 ottimi the caldi.

Passeggiare per il centro di Skopje è veramente piacevole. Molte le zone pedonali con la città che ci appare tranquilla e facile da visitare. Prima di andare a cena, ammiriamo altri punti di interesse della capitale, come l’Opera, il Monumento ai Caduti ed il Parlamento.

Il Museo Archeologico lungo il fiume Vardar

Una delle cose più divertenti per Alessandro e Samuele è quella di scegliere la sera il ristorante: come al solito scartano tutto quello che non è caratteristico ed alla fine, dopo un lungo peregrinare, optano per altro ristorante tipico, l’Old City House. Le portate sono anche qui abbondanti, basate in larga parte su piatti di carne e verdure. I prezzi contenuti anche se leggermente superiori a quelli della serata precedente.

L’Old City House, ristorante dal 1836

La mattina successiva incontriamo di buon’ora la nostra guida, prenotata dall’Italia, che ci porterà con l’auto in giro per l’intera giornata, destinazione Pristina, in Kosovo. Il viaggio è piacevole ed interessante, con il nostro accompagnatore che ci racconta (in inglese) la storia della Macedonia, le problematiche religiose e quelle inerenti il recente conflitto che ha destabilizzato l’intera regione balcanica.

Prima di raggiungere la capitale, ci fermiamo al Monastero ortodosso di Gracanica, importante luogo di culto che si trova in una sorta di enclave serba, sotto la tutela delle forze armate della Nato che presidiano la zona al fine di evitare possibili ritorsioni o scontri fra la locale popolazione (ortodossa) e la maggioranza dei kosovari (musulmani).

Il Monastero di Gracanica

Il Monastero è stato fondato dal re serbo Stefano Milutin nel 1321 e nel 2006 è stato inserito nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco.

Arriviamo a Pristina intorno a mezzogiorno e, oltre che dal caotico traffico, rimaniamo colpiti dalla tanta gente che passeggia con tranquillità nel centro cittadino, in particolare lungo il Viale Madre Teresa, strada in larga parte pedonale, piena di negozi, ristoranti e bar molto frequentati dalla giovanissima popolazione locale. Osserviamo incuriositi le tante donne a passeggio, spesso con bimbi piccoli, vestite all’occidentale pur essendo la stragrande maggioranza di religione musulmana.

Casa-museo locale

La guida ci conduce a visitare un’antica casa dall’architettura ottomana di una ricca famiglia turca, oggi adibita a museo, con tanto di manufatti originali, dove ci vengono spiegate le tradizioni ed il modo di vivere della popolazione locale.

L’interno della casa-museo

Attraverso un mercato di frutta, ritorniamo lungo il Viale Maria Teresa e ci fermiamo a pranzare in un piccolo ristorante, lo Shaban Grill House, dove mangiamo due piatti tipici: la qyfte (una sorta di polpette arrostite) e la pleskavice me kajmak (carne arrosto di manzo servita su una specie di polenta). Apprezziamo molto il pane caldo (tanto che Valeria decide addirittura di portarne via due morbide pagnottine) ed anche il conto finale…pochi euro per un pranzo veloce ma molto gustoso!!!

Pleskavice me kajmak

Riprendiamo la visita di Pristina e veniamo condotti davanti ad una particolare costruzione, molto strana e contraddittoria, che la guida ci dice essere la principale biblioteca della città.

La biblioteca di Pristina

La forma sembra quasi quella di un alveare e rimaniamo diversi minuti ad osservarla con molta curiosità.

La Cattedrale di Santa Madre Teresa

A poche decine di metri troviamo la Cattedrale di Santa Madre Teresa, una chiesa cattolica costruita dagli americani solo pochi anni or sono, che rappresenta il punto di riferimento per la locale comunità dei cristiani.

Scorcio di Pristina dall’alto della Cattedrale

Saliamo sul campanile per godere del panorama della città dall’alto e, dopo una veloce visita all’interno della moderna struttura, ultimiamo la scoperta della città raggiungendo il monumento “New Born“, una semplice scritta che comunque sta diventando il simbolo di questo nuovo Stato.

New Born

Riprendiamo la macchina e prima di lasciare Pristina, la nostra guida ci permette di scattare una foto davanti alla statua di Bill Clinton, molto celebrato da queste parte per il fattivo aiuto dato alla nascita del Kosovo.

Statua in onore di Bill Clinton

Ritorniamo a Skopje soddisfatti dell’escursione. Abbiamo conosciuto un posto nuovo, geograficamente vicino a noi ma molto diverso in termini di cultura e tradizioni, con un popolo che ha ancora aperte le ferite di una guerra tanto atroce quanto recente.

La mattina seguente la dedichiamo interamente al centro di Skopje, con una lunga passeggiata alternata a soste nei negozi di souvenir ed anche in un paio di panetterie locali per un assaggio di qualche squisito dolcetto.

La chiesa ortodossa di San Clemente

Visitiamo San Clemente, la principale chiesa ortodossa della città e dopo un veloce spuntino, raggiungiamo l’ingresso della Fortezza dove abbiamo appuntamento con una guida privata per un’escursione di mezza giornata nei dintorni della capitale.

L’interno della chiesa ortodossa

Veniamo condotti come prima tappa al Millennium Cross, struttura imponente costruita nel 2002 per celebrare i 2000 anni di cristianità in Macedonia, sita sulla cima del monte Vodno.

Lasciata la macchina, la raggiungiamo con la cabinovia ed una volta arrivati ammiriamo da vicino la croce che domina la città con i suoi 66 metri di altezza.

Millenium Cross

Il luogo si adatta molto a passeggiate ed a picnic e la bella giornata ci permette di respirare anche un’aria pura di montagna, molto diversa da quella cittadina!!!

Un piccolo ma caratteristico monastero

Proseguiamo la gita raggiungendo un antico monastero ortodosso del primo secolo dell’anno mille, ben conservato sia all’esterno che negli affreschi interni, situato a breve distanza da un tipico villaggio macedone dove oggi hanno costruito un lussuoso resort con tanto di negozi di artigianato locale, ristoranti a tema e personale vestito in abiti locali.

All’interno del villaggio macedone

Mezz’ora di macchina ed arriviamo al Matka Canyon, meta principale della nostra escursione. Passiamo una diga per produrre energia elettrica e raggiungiamo un piccolo villaggio sito sulle sponde del lago.

Matka Canyon

Inizia ad essere quasi buio ma riusciamo a convincere la nostra guida a farci visitare le grotte naturali che si trovano all’interno della montagna e che raggiungiamo con una piacevole gita in barca. Lo scenario è molto suggestivo, la natura rigogliosa e, nonostante il freddo pungente, rimaniamo molto soddisfatti dalla seppur breve escursione. Prima di ritornare in città, il nostro accompagnatore ci permette di prendere un the bollente nel ristorante sito sul lago, meta sicuramente molto apprezzata da turisti e macedoni nei mesi estivi.

Gita in barca

A completamento di una così bella giornata non poteva mancare un’ultima cena tipica. Samuele opta per tornare all’Old House City. La scelta si rivela ancora una volta azzeccata. Il cibo è ottimo e l’atmosfera molto caratteristica, con tanto di musica dal vivo. Consigliatissimo!!!

Di buon mattino raggiungiamo con un comodo ed economico taxi l’aeroporto internazionale Alessandro Magno (qua tutte le principali cose si chiamano Alessandro Magno…) dove ci aspetta l’aereo per il ritorno.

Un piacevole soggiorno in una capitale giovane, ancora poco visitata ma che, siamo certi, nei prossimi anni acquisirà molti consensi tra i turisti per le sue bellezze, la sua cultura e per un costo della vita molto più contenuto rispetto alle principali capitali europee.

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