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Malta sotto le bombe: visita al Museo della Guerra di Birgu

Durante una giornata di ottobre, io e Alessandro abbiamo deciso di visitare il Malta at War Museum, situato a Birgu, all’interno di un ex rifugio antiaereo. Il museo è piccolo ma ben organizzato, e offre una panoramica concreta e dettagliata sulla vita dei maltesi durante la Seconda Guerra Mondiale.

All’interno del War Museum

La prima curiosità: Malta fu una delle nazioni più bombardate d’Europa, con oltre 3.000 attacchi aerei tra il 1940 e il 1942. Il museo conserva oggetti originali dell’epoca, tra cui maschere antigas, volantini di propaganda, razioni alimentari e uniformi britanniche. Alcuni reperti sono stati donati da famiglie locali, altri recuperati da rifugi e magazzini militari.

La parte dedicata alla George Cross

Una sezione interessante è dedicata alla George Cross, la medaglia al valore civile conferita all’intera popolazione maltese da re Giorgio VI nel 1942. Viene spiegato il contesto e mostrata una copia della lettera ufficiale.

Abbiamo trovato molto coinvolgente il video introduttivo, proiettato in una piccola sala, che racconta con immagini d’archivio la resistenza dell’isola e il ruolo strategico di Malta nel Mediterraneo. Il filmato dura circa 15 minuti ed è disponibile in diverse lingue.

Si scende nei rifugi sotterranei

Il momento più suggestivo è stato scendere nel rifugio sotterraneo, scavato nella roccia viva. I cunicoli sono stretti, con letti di fortuna e luci fioche. Alcuni ambienti sono stati ricostruiti con manichini e oggetti originali, per dare un’idea realistica delle condizioni di vita durante i raid aerei.

La sala medica

Una guida ci ha raccontato che molti bambini maltesi imparavano a riconoscere il suono degli aerei nemici e correvano nei rifugi prima ancora che suonasse l’allarme. Un aneddoto che ci ha colpito: in alcuni rifugi si organizzavano messe e lezioni scolastiche, per mantenere un senso di normalità.

Una sorta di dormitorio

La visita dura circa un’ora e mezza. Il museo è gestito dalla Fondazzjoni Wirt Artna, che cura anche altri siti storici a Malta. Consigliato a chi vuole approfondire la storia dell’isola in modo concreto e accessibile.