Cucina TipicaGiappone

Dal distributore al barbecue: il nostro viaggio nel gusto giapponese

Il nostro viaggio in Giappone è iniziato e terminato tra le luci di Tokyo, ma il gusto di quei giorni resta ancora vivido. Tokyo non è solo una metropoli futuristica: è un mosaico di sapori, rituali e piccoli gesti quotidiani che trasformano ogni pasto in un’esperienza.

Ristorantino self service

Una delle scoperte più curiose è stata quella dei ristorantini self-service lungo la strada. Si ordina da una macchina esterna, simile ai nostri distributori di sigarette, scegliendo il piatto con foto e prezzo. Dopo aver pagato, si entra e ci si accomoda in spazi minuscoli, dove il ramen arriva fumante, accompagnato da un silenzio rispettoso e da sguardi concentrati sul brodo.

Una porzione di ramen

Abbiamo anche mangiato all’interno di un piccolo centro commerciale in stile giapponese, dove ogni angolo ospita un micro-ristorante. Tavoli bassi, sedute ravvicinate e cuochi che lavorano a vista: qui abbiamo provato il donburi (ciotola di riso con carne o pesce), il gyoza (ravioli alla piastra) e il tempura, croccante e leggerissimo.

Cena al barbecue

Un’altra sera ci siamo seduti attorno a un tavolo con una griglia incastonata al centro. Ci hanno portato carne cruda e salse, e abbiamo cucinato da soli, come in un piccolo barbecue da tavolo. Anche se lo stile richiama la tradizione coreana del yakiniku, in Giappone è molto diffuso. Il bello? Ognuno cuoce a modo suo, e intanto si chiacchiera e si ride.

Valeria in versione cuoca

Passeggiando tra le vie di Tokyo, ci siamo fermati davanti a una piccola vetrina che esponeva dolci tradizionali. Non abbiamo resistito a un grande biscotto a forma di pesce, il celebre taiyaki, ripieno di crema dolce. Croccante fuori e morbido dentro, è uno di quei sapori semplici che ti restano impressi, soprattutto quando li gusti ancora caldi, appena usciti dalla piastra.

Alessandro che si mangia il caratteristico taiyaki

Tra le curiosità più gustose: il takoyaki, polpettine di pastella con polpo, servite bollenti e cosparse di salsa dolce e fiocchi di pesce che si muovono con il calore; il tonkatsu, cotoletta di maiale impanata e fritta, spesso servita con cavolo e salsa speziata; e il okonomiyaki, una sorta di frittata personalizzabile, dove ogni ingrediente racconta una scelta. Anche il matcha, il tè verde in polvere, non è solo una bevanda: lo si trova nei dolci, nei gelati e persino nei noodles.

Una porzione di takoyaki

Tokyo ci ha insegnato che il cibo è un linguaggio. Ogni piatto ha un ritmo, un gesto, una storia. E mentre il viaggio prosegue, quei sapori restano impressi come cartoline da mordere, pronte a riemergere ogni volta che ne parliamo.