Stella Rossa e Partizan: due stadi, una città divisa
Durante il nostro soggiorno a Belgrado, abbiamo visitato lo stadio Rajko Mitić, noto anche come Marakana, casa della Stella Rossa. La struttura, inaugurata nel 1963, è uno degli impianti sportivi più iconici dei Balcani. Con una capienza originaria di oltre 100.000 spettatori, oggi ne ospita circa 53.000, mantenendo comunque un’atmosfera imponente.

Il tour guidato ci ha portati all’interno degli spogliatoi, nella sala stampa e lungo il tunnel che conduce al campo. Alessandro e Samuele erano entusiasti, attenti a ogni dettaglio, dalle maglie storiche esposte alle foto delle vittorie europee, in particolare quella della Coppa dei Campioni del 1991. Io, meno coinvolta, ho comunque apprezzato la precisione del percorso e la passione che traspare da ogni angolo dello stadio.

La tribuna principale offre una vista completa sul campo, e la guida ha raccontato come il tifo della Stella Rossa sia tra i più accesi d’Europa. L’area museale, seppur compatta, raccoglie trofei, cimeli e pannelli informativi che ripercorrono la storia del club.

All’uscita, abbiamo deciso di raggiungere a piedi lo stadio del Partizan, distante meno di un chilometro. Il contrasto è immediato: struttura più sobria, atmosfera diversa, ma ugualmente carica di significato. Le due squadre rappresentano le anime opposte della città, e la vicinanza fisica dei due impianti rende tangibile la rivalità.

La passeggiata tra i due stadi è breve ma significativa. In pochi minuti si attraversa un tratto di Belgrado che racconta decenni di storia sportiva e sociale. Anche per chi non è appassionato di calcio, è un’esperienza che aiuta a comprendere meglio l’identità della città.