2010 – Gran Canaria
Decidiamo di trascorrere il Natale 2010 a Gran Canaria, un’isola vulcanica dell’arcipelago delle Canarie, per approfittare del suo clima mite tutto l’anno e lasciare alle spalle le brevi e tristi giornate dell’autunno appena trascorso.
Pernottiamo presso l’hotel Corona Blanche e prenotiamo un monolocale senza pasti per essere più liberi con gli orari anche per Samuele. L’albergo si trova in posizione centrale sulla Playa del Ingles a breve distanza dalla spiaggia e vicino ai numerosi locali e ristoranti presenti nella piccola città.
Siamo fortunati con il clima tanto che tutti i giorni, quando ci svegliamo, vi è sempre un bel sole caldo che ci invoglia ad andare al mare, passeggiare insieme ai numerosi turisti presenti, alcuni dei quali intenti anche a fare il bagno, rilassarsi sugli sdraio e soprattutto stare dietro ai giochi di Samuele ed alle corse irrefrenabili che ama fare lungo la riva.
La parte che più amiamo sono comunque le splendide dune che si trovano a poche centinaia di metri dal nostro albergo. Samuele vi prende subito confidenza e non smette mai di correre su e giù. Fortunatamente non ci sono pericoli e pertanto lo lasciamo fare mentre noi rimaniamo sdraiati a poca distanza a controllarlo e verificare che tutto sia a posto.
Dopo un paio di giorni di permanenza sull’isola, nel mentre siamo alla ricerca di un ristorantino per il pranzo ecco che accade un fatto curioso: Samuele perde il suo primo dentino da latte!
Siamo tutti contenti perché era parecchio che gli tremava dandogli fastidio. Festeggiamo il lieto evento trovando un bel locale vista mare per il pranzo e soddisfacendo così il nostro palato con un lauto pasto tutto a base di pesce, con Samuele che si mangia un’abbondante paella di mariscos nonostante l'”infortunio” appena occorso!
Un pomeriggio decidiamo di provare una spa un poco particolare: tra locali e negozi di souvenir scoviamo infatti una pedicure fatta da alcuni pesciolini di acqua dolce. Samuele si diverte moltissimo nel farsi mordicchiare i piedini, nonostante il solletico che lo fa più volte sobbalzare!
Uno dei posti che non potevamo proprio perderci a Gran Canaria è sicuramente Palmitos Park, un parco tematico con una vasta varietà di flora e fauna tropicali, che raggiungiamo con una macchina presa a noleggio. Il parco è molto pubblicizzato ed effettivamente merita di essere visitato, tanto più se si sta insieme a qualche bambino.
Del Palmitos apprezziamo in particolare il bellissimo show dei pappagalli che riconoscono forme geometriche e colori, i possenti orango che fanno acrobazie ed in ultimo l’acquario con il delfinario dove assistiamo ad uno splendido spettacolo con i cetacei che hanno più volte interagito con il pubblico.
Non da meno è l’ultimo show al quale partecipiamo, ovvero quello dei rapaci, dove Samuele rimane affascinato soprattutto da una gigantesca aquila che vola sopra le nostre teste.
Dopo tanti giochi con gli animali ci si è fatta fame e optiamo per un ristorante brasiliano dove si possono mangiare diversi tipi di carne finché uno ne desidera: con il gettone verde significa che vuoi la carne servita mentre se usi il gettone rosso che non ne vuoi più e Samuele osserva gli spiedini di carne davanti ai suoi occhi con l’acquolina in bocca mentre mamma e papà degustano anche un’ottima Sangria.
Nei giorni seguenti visitiamo anche un grazioso porticciolo, Puerto de Mogan, molto pittoresco e curato con belle case per le vacanze e Playa de Los Amadores dove Samuele fa anche il bagno perché il mare è calmo e l’acqua è poco profonda seppur molto affollato.
Il suo clima mite tutto l’anno e le sue spiagge lunghissime che vanno da Maspalomas a Playa del Inglés sono un’esclusiva di Gran Canaria, da apprezzare anche per le numerose offerte di servizi e locali per tutte le esigenze.
Ad esempio è possibile anche fare un giro sulle dune in dromedario, cosa che ovviamente non ci siamo fatti sfuggire: io ed Alessandro saliamo su un seggiolino legato alla gobba del dromedario mentre Samuele si mette da solo davanti a noi su un altro esemplare ed anche se un po’ sballottato si diverte molto sul suo Zidane (nome del dromedario).
Un ultimo bagnetto la vacanza è già finita, lasciamo Gran Canaria con dispiacere ma col ricordo nel cuore del suo sole, delle sue dune e dei suoi magici colori.